Gli enti del Terzo settore non commerciali sono al momento esclusi dalle
misure del decreto "Ristori" ma esponenti del Governo e del Parlamento
hanno assicurato la correzione in fase di conversione del provvedimento.
"Prendiamo atto delle rassicurazioni e non dubitiamo che gli impegni
verranno mantenuti. Il nostro rammarico è che, come accaduto in altre
occasioni, ci si sia dimenticati del Terzo settore non commerciale, una
vasta platea di associazioni e circoli, tutti non profit, che danno un
importante contributo non solo all’economia del Paese ma anche alla sua
coesione sociale e che sono stati particolarmente colpiti dall’emergenza
della pandemia". Così Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale
Terzo Settore.
Nella delicatissima situazione attuale, con le nuove chiusure disposte
per fronteggiare la seconda ondata della pandemia Covid-19, il mondo del
Terzo settore chiede "un sostegno concreto ed immediato - prosegue
Fiaschi - per tutti quei soggetti che sono fondamentali per le nostre
comunità, perché aiutano chi è in una condizione di fragilità e
rafforzano i legami sociali già impoveriti prima della pandemia. Va
ricordato che buona parte del Terzo settore è proprio impegnato in
attività culturali, formative, ricreative, di sport sociale, tutti
settori che sono stati fermati nell’emergenza".
"Vanno quindi fatte le necessarie correzioni al decreto e vanno
utilizzate, al più presto, le misure già approvate nei precedenti
provvedimenti" conclude la portavoce Fiaschi.