La portavoce Fiaschi al Festival Nazionale dell’Economia Civile:
“Attenzione alle future regole europee, dobbiamo salvaguardare le nostre
specificità”
Serve una fiscalità sostenibile che favorisca le nuove generazioni, le
famiglie numerose e con maggiori carichi di cura, ma anche le forme
responsabili di economia, a partire dal Terzo settore: è l’appello
lanciato da Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo
Settore, dal palco della seconda edizione del Festival Nazionale
dell’Economia Civile, iniziata oggi a Firenze alla presenza del
presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Se riteniamo che l’inversione del destino demografico del Paese sia una
priorità è necessario un investimento di lungo periodo”, ha affermato
Fiaschi, secondo cui introdurre la deducibilità della spesa ‘di tasca
propria’ delle famiglie non solo per la sanità, ma anche per tutto il
quadro dei servizi alla famiglia, “significa oggi riconoscere il
contributo fattivo delle famiglie al nostro sistema di welfare, ma anche
valorizzare in modo indiretto l’iniziativa organizzata del Terzo
settore in questi ambiti. Il Terzo settore spesso, soprattutto nei
territori più difficili, rappresenta per la comunità un punto di
riferimento per l’accesso a molte opportunità fondamentali”.
Dal punto di vista dell’economia civile, la portavoce del Forum del
Terzo settore chiede una politica fiscale che favorisca ciò che è senza
fini di lucro e impegnato in attività di interesse generale, “ma anche
una inversione di rotta sulla scelta di tassazione delle Fondazioni di
origine bancaria, che sicuramente aiuterebbe ad espandere l’impatto
sociale di questi interventi”, dando attuazione alla fiscalità di
vantaggio per le imprese sociali. Non solo: “La costruzione del quadro
regolativo europeo sulla fiscalità che si apre – sostiene Fiaschi –
richiede grande attenzione per salvaguardare le caratteristiche del
Terzo settore italiano che per caratteristiche, biodiversità,
capillarità non ha esperienze analoghe in Europa e quindi fa fatica a
trovare cittadinanza regolativa in quelle sedi”.