Non potrò mai scordare quello che accadde dopo la violenta scossa di
terremoto che colpì il Centro Italia il 24 agosto di quattro anni fa. Il
ricordo de L’Aquila era ancora vivo, tante le incognite, più forte di
tutto la volontà di essere accanto - da subito - a chi aveva visto
lacerare ogni certezza. Perché questo fa il sisma: squarcia il vissuto,
per sempre. E lo sapevamo bene.
Le azioni della CRI
Ecco perché, in sinergia con il Dipartimento di Protezione Civile,
furono da subito attivati oltre 250 volontari e 90 mezzi, squadre dei
soccorsi (SMTS), personale medico, unità cinofile. In tempi record
vennero allestiti un posto medico avanzato (PMA) e due cucine da campo.
La solidarietà e la risposta, come sempre in questi casi, furono
immediate. Soltanto durante la fase di emergenza, infatti, sono stati
oltre 5000 i volontari e gli operatori intervenuti, più di 2000 i
veicoli utilizzati tra ambulanze, furgoni, fuoristrada, motoslitte e
autocarri e 145.000 i pasti erogati dalle cucine. Allestiti campi per i
cittadini a Roccasalli, Amatrice, Grisciano, Pretara e Arquata del
Tronto. Fondamentale, in quei giorni, il ruolo delle squadre di supporto
psicologico (SEP) che hanno dato sostegno ed aiutato centinaia di
persone a superare il trauma vissuto.
Un impegno che continua anche oggi
Gli anniversari servono certamente a ricordare ma anche a ringraziare,
ancora una volta, tutte le donne e gli uomini della Croce Rossa ed
esprimere l’orgoglio per il loro incredibile operato. Non abbiamo mai
lasciato sole le popolazioni del Centro Italia e non lo faremo in
futuro: dall'autunno del 2016, infatti, esiste l’Unità di Progetto Sisma
Centro Italia proprio per seguire da vicino il lavoro di sostegno alle
comunità colpite. Vogliamo, in questo modo, restare al fianco delle
Istituzioni che si stanno occupando della ricostruzione, collaborando ed
intervenendo dove viene richiesto. In questi anni abbiamo contribuito
alla realizzazione di alloggi per studenti a Camerino, della Cittadella
delle attività produttive ad Arquata del Tronto (AP), della scuola
primaria di Isola del Gran Sasso (TE), del Punto di assistenza medica e
pediatrica a Sarnano (MC). Abbiamo realizzato i CRI Summer Camp (centri
estivi per ragazzi dagli 8 ai 20 anni provenienti dai comuni colpiti dal
sisma) e avviato progetti per il supporto psicologico. Stiamo
lavorando, poi, per realizzare altre importanti realtà: una struttura
socio-sanitaria per anziani, un cinema-teatro ad Amatrice, un Centro
polifunzionale dedicato ai giovani a Muccia (MC), una palestra a
Spoleto, una struttura socio-sanitaria a Force (AP), un centro
polifunzionale per la Protezione Civile a Comunanza (AP). Infine, si
stanno valutando altri progetti ad Arquata del Tronto e Amandola.
In dialogo costante con il territorio
Vogliamo ricostruire il senso della comunità, non solo gli edifici. Per
fare questo, sin da subito è stato avviato un percorso di dialogo con il
territorio. Solo grazie ad un vero ascolto dei bisogni e delle
aspettative di chi ha vissuto il dramma, in particolare i più
vulnerabili, si può realizzare qualcosa che sia veramente funzionale
alla rinascita, qualcosa capace di ricucire il tessuto sociale.