Risultano presenti in Italia 7.272 minori stranieri non accompagnati. Si registra un decremento del 44,7% rispetto allo stesso periodo di rilevazione dell’anno precedente; rispetto al 2017, invece, la diminuzione delle presenze risulta pari al 59,3% (dati aggiornati al 30 giugno 2019). I minori stranieri non accompagnati sono in prevalenza di genere maschile (93,2%). Rispetto all’età, il 63,6% dei MSNA ha 17 anni, il 22,7% ha 16 anni, il 7,1% dei minori ha 15 anni e il 6,6% ha meno di 15 anni.
Fonte e Report di Monitoraggio dei MSNA riscontrabili a questo link.
Vuole lavorare con questo fenomeno quanto mai attuale: “Con i bambini”,un’impresa sociale, interamente partecipata da Fondazione con il Sud, e soggetto attuatore del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile (da Legge 208/2015, art. 1, comma 392) .
Il suo bando “Un domani possibile” intende finanziare progetti esemplari di inclusione e accompagnamento all’autonomia dei minori e giovani stranieri arrivati soli in Italia.
Obiettivo generale del bando è sostenere interventi che contribuiscano a offrire opportunità educative e di inclusione ai migranti di età compresa tra i 17 e 21 anni arrivati in Italia da soli attraverso percorsi di inserimento lavorativo di medio-lungo periodo, soluzioni abitative e integrazione in reti e relazioni sociali solide.
I progetti devono:
- Prevedere modalità di intervento che tengano conto del percorso migratorio del singolo, delle sue necessità e delle sue potenzialità e aspirazioni;
- Proporre percorsi educativi e culturali, formali e informali, volti allo sviluppo di competenze cognitive e trasversali, capaci di offrire condizioni adeguate di apprendimento e sviluppo delle conoscenze, rafforzamento del senso di identità, di appartenenza, di autostima e di fiducia verso il futuro e verso le comunità in cui i giovani sono coinvolti;
- Mirare a sostenere i giovani migranti nel raggiungimento e nel mantenimento dell’autonomia di vita nel medio-lungo periodo intervenendo in maniera sinergica in tutti questi ambiti:
1) Accompagnamento all’autonomia lavorativa di medio-lungo periodo: supporto alla valorizzazione e allo sviluppo di conoscenze e di competenze, anche linguistiche, con particolare riferimento a percorsi educativi e di formazione flessibili, personalizzati e basati sull’apprendimento in situazione e pre-socializzazione al lavoro; accompagnamento e avviamento al lavoro attraverso attività di orientamento, formazione alla ricerca attiva del lavoro, scouting e matching aziendale; il dialogo e la collaborazione con le associazioni di categoria al fine di incentivare la collaborazione e la partecipazione al progetto di imprese for profit; tutoraggio e accompagnamento durante l’inserimento in azienda; supporto alla conciliazione della mobilità dei giovani migranti sia a livello locale sia in un’ottica di un eventuale trasferimento in nuovi contesti territoriali.
2) Accompagnamento all’autonomia abitativa: azioni di accompagnamento all’accesso al mercato immobiliare, soluzioni abitative di carattere familiare, anche informali, attraverso la valorizzazione di reti attive in contesti territoriali anche diversi dalla dimora abituale dei giovani migranti, soluzioni abitative alternative e/o innovative impostate in modo da permettere ai beneficiari di acquisire le competenze organizzative, tecniche e sociali necessarie in un contesto di autonomia o semiautonomia abitativa; coabitazione tra giovani migranti, rifugiati e richiedenti asilo e le comunità ospitanti, nonché con italiani.
3) Accompagnamento alla costruzione di reti relazionali e sociali: empowerment e rafforzamento del processo di crescita dei giovani migranti, con particolare riferimento a attività utili a riattivare l’autostima personale e la motivazione; valorizzazione di occasioni di incontro, scambio e collaborazione con singoli, famiglie e organizzazioni della società civile sui territori di intervento; riconoscimento e potenziamento della rete sociale dei giovani migranti, rendendola funzionale anche alla ricerca di lavoro; valorizzazione della partecipazione attiva dei giovani migranti nella definizione del loro percorso di inclusione e di integrazione nel contesto socio culturale italiano.
Le proposte devono, inoltre, dettagliare con quali altri interventi, pubblici e privati, già attivi o in fase di attivazione sul territorio, si pongono in rapporto di complementarietà e sinergia, esplicitandone le modalità. I progetti devono intervenire su più territori e interessare almeno 2 delle seguenti aree:
- Nord: Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto
- Centro: Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria.
- Sud e Isole: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.
I progetti devono essere presentati da un partenariato di almeno 4 soggetti.
Il soggetto proponente deve:
- Essere un ente di terzo settore,
- Essere stato costituito da almeno 2 anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata.
Oltre al soggetto responsabile, la partnership dovrà essere composta da:
- almeno un altro ente di terzo settore;
- almeno un soggetto autorizzato allo svolgimento di attività di intermediazione al lavoro;
- almeno un partner pubblico il cui ruolo risulti funzionale al raggiungimento degli obiettivi
La richiesta di finanziamento deve essere compresa tra 400.000,00 Euro e 900.000,00 Euro e questo importo non deve essere superiore al 85% del costo complessivo del progetto. Nessun partner potrà gestire più del 50% del budget e almeno il 65% dovrà essere gestito da Enti del Terzo Settore.
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Trovate tutti i riferimenti del bando alla scheda di dettaglio a questo link, curata dalla Dott.ssa Stefania Fossati, Referente di ConfiniOnline per le opportunità di finanziamento degli enti Non Profit.