Il concetto classico di periferia (che non è antico in quanto compare solo alla fine degli anni venti dello scorso secolo) prevede nello stesso spazio urbano una dicotomia di potere tra il centro e la zona esterna della città; in quest'ultima le decisioni politiche sono pensate come arbitrarie e favorevoli, la maggior parte delle volte, al centro.
In Commissione della Camera Roberto Morassut, nella Seduta n. 149 di martedì 26 marzo 2019 afferma come “il Governo italiano sta attivando l'iter del bando per le periferie, che ha consentito, dopo anni di inerzia e di disinteresse, l'attivazione di 2 miliardi e mezzo di euro per il finanziamento di oltre centoventi progetti di recupero e di intervento nelle periferie.“
La ricerca, dal canto suo, si chiede come intervenire, evitando la solita lista delle opere pubbliche da fare, con un approccio integrato che affronti le cause del disagio delle condizioni di vita delle periferie: la casa, il lavoro e l'educazione.
Riprendendo le indicazioni della commissione parlamentare, si può auspicare una specifica strategia per le periferie 2020-2030 con una chiara regia centrale e un ampio ricorso alla co-progettazione fra gli attori coinvolti, basata su una mappa delle aree prioritarie di intervento.
Si propone la realizzazione di agenzie sociali di quartiere che trattando in modo integrato alcuni fondamentali bisogni, funzionino come Hub fra: i servizi sociali dei comuni, le scuole, i centri per l'impiego e il terzo settore.
Nei quartieri delle città italiane, ove è più grave il disagio, si potrebbero formare e impiegare giovani agenti di sviluppo, da selezionare fra coloro che già operano nei territori, con il compito di aggregare e far cooperare tutti gli attori per valorizzare e utilizzare nel miglior modo possibile le risorse esistenti.
A tal proposito e come approfondimento su questo argomento, che sarà tema anche della nostra ormai prossima Winter School, segnaliamo che è uscito a gennaio nelle librerie il quinto rapporto annuale "Politiche urbane per le periferie delle città" curato da Giovanni Laino. Questo attesissimo aggiornamento dello status quo in merito alle periferie è curato da Urban@it, il Centro Nazionale di studi per le Politiche Urbane, un'associazione composta da sedici Università italiane.