Nel 2018 12,7 milioni di italiani tra 18 e 64 anni hanno la responsabilità di prendersi cura di familiari: siano figli minori di 15 anni, parenti malati, disabili o anziani.

Il 30,5% dei lavoratori intervistati dichiara di trovare un ambito lavorativo con una difficile conciliazione tra famiglia e professione, specialmente quando i figli sono più di uno e quando sono in età prescolare. Inoltre la situazione si aggrava quando si tratta di possedere un lavoro full-time rispetto a quello part time (37,6% rispetto il 24,6%). Le madri sono quelle che hanno più difficoltà: il 43,3% di loro hanno un lavoro full time, il 24,9% sono part time.   

Le madri più dei padri rimodulano il proprio lavoro per la cura dei figli: tra le madri che hanno modificato aspetti del proprio lavoro più di sei su dieci hanno ridotto l’orario e circa due su dieci lo hanno cambiato senza ridurlo. Tra i padri invece, il cambiamento più importante segnalato è la modifica dell’orario (38,3%) più che la sua riduzione (27,2%).

Solo uno su tre lavoratori dipendenti con la responsabilità di cura ha un orario flessibile: un terzo ha affermato di poter modificare l’orario di inizio o fine della giornata lavorativa ogni volta se ne presenti la necessità mentre il 28,4% solo in casi particolari e il resto non può.

Il 35% dei parenti occupati lamentano problemi di conciliazione tra lavoro e famiglia, il 38% delle famiglie si appoggia ad amici, altri familiari e soprattutto ai nonni per la cura dei figli. In questo senso i servizi pubblici o privati del Terzo Settore si dedicano a tre nuclei familiari su dieci. Di questi il 34,5% sono presenti al Nord, il 33,3% sono al Centro e il 24,9% nel Mezzogiorno, con la percentuale più bassa. Questi servizi sembrano comunque troppo cari per le madri che ne usufruiscono: in particolare, lamentano costi troppo alti le madri con figli da 0-5 anni (15,6%) e le non occupate (12,9%). Fonte: Istat.

ConfineOnline propone dei percorsi di consulenza specializzata per il Bando del Ministero #Conciliamo che stanzia 74 milioni di Euro per progetti di conciliazione famiglia-lavoro volti a promuovere un welfare su misura per le famiglie, migliorando  la qualità della vita di mamme e papà lavoratori.

Gli enti ammissibili al bando interessati a parteciparvi possono scrivere a Stefania Fossati: stefania.fossati@confinionline.it, la scadenza per la presentazione dei progetti è il 18 dicembre. 

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