Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
La commemorazione di questa data sorge dal primo incontro Internazionale Femminista celebrato in Colombia nel 1980 dove si proponeva il 25 novembre come data in onore alle tre sorelle Patria (Minerva, Maria Teresa e Mirabal) assassinate a causa della loro dissidenza alla dittatura di Trujillo in Repubblica Dominicana durante 1960.
Ad oggi in Italia e nel mondo, una donna su tre subisce violenza dai 15 anni in su. Una violenza che accade da qualche parte: dentro le mure domestiche, al posto di lavoro o per strada. Sono i partner o ex partner responsabili del 62,7% delle aggressione e del 38% di casi di femminicidio. Nel 2018 le vittime di femminicidio sono state 133, un numero in crescita rispetto all'anno precedente, e 94 quelle registrate nei primi dieci mesi del 2019 (fonte: Istat).
La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, rappresenta il momento più importante dell'anno per parlare, informare e sensibilizzare su un problema così grave. Bisogna educare e rieducare una società con una visione di donne e uomini errata e contaminata da stereotipi di genere, disparità e relazioni che promuovono la violenza.
Ieri lunedì 25 novembre di 2019 sono accaduti in tutta Italia diversi atti di protesta e sensibilizzazione di questo problema. In speciale il mondo del Non Profit e diverse organizzazioni del terzo settore prendono questa giornata come un momento chiave della loro causa.
Con lo slogan della campagna scorsa 2018 ‘Non è normale che sia normale’ gli studenti dell’Istituto Copernico-Carpeggiani di Ferrara hanno creato una canzone rap come protesta a questa problematica. I fondi raccolti con la vendita online della canzone sono destinati a aiutare alle vittime di violenza di genere.
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