Il 2018 è stato per le Fondazioni di origine bancaria un anno particolarmente intenso sia sul piano istituzionale che sul piano della collaborazione con altri organismi associativi del Terzo Settore. 

L’approvazione del d.lgs. n. 117/2017 (Codice del Terzo settore) rappresenta, con riferimento agli articoli relativi alla riforma del sistema dei Centri di servizio per il volontariato (artt. 61-66), un esempio straordinario dell’azione delle Fondazioni. Il Codice del Terzo Settore ha infatti modificato, grazie al dialogo tra CSV e Fodazioni, i processi di funzionamento e sostegno finanziario ai Centri di servizio per il volontariato (CSV), con l’istituzione della Fondazione Organismo Nazionale di Controllo (ONC) e l’attivazione del Fondo unico nazionale per il finanziamento dei Centri di servizio.

Addentriamoci ora nei numeri che definiscono le Fondazioni: a fine 2018 il patrimonio contabile delle Fondazioni di origine bancaria era pari a 39,6 miliardi di euro e rappresentava l’87% del passivo di bilancio. La composizione dell’attivo, che alla medesima data ammontava a 45,7 miliardi di euro, è leggermente diminuito, per effetto dell’andamento negativo delle quotazioni di Borsa, rispetto a quella rilevata nel 2017 (pari a 46,1 miliardi), essendo costituita per il 94,1% da attività finanziare e solo per il 4,9% da beni mobili e immobili.

Nell’ambito delle attività finanziarie, invece, gli investimenti immobilizzati si sono accresciuti, passando dal 62,3% al 65,3% dell’attivo, cui è corrisposta una riduzione della quota degli strumenti non immobilizzati dal 28,3% del 2017 al 25,3%. Sotto il profilo economico, lo scorso anno ha registrato una diminuzione dei proventi, che hanno raggiunto l’importo di 1,1 miliardi di euro con un calo del 48% rispetto all’importo di 2,1 miliardi rilevato nell’esercizio precedente, conseguente all’andamento non favorevole dei mercati, soprattutto nell’ultimo semestre dell’anno.
Per quanto riguarda il settore dell'assistenza e dei servizi alla persona, le erogazioni sono in calo del 15% rispetto al 2017. In totale gli interventi ammontano a 1948 pari complessivamente a 115,5 milioni di euro, nonostante questo rappresenti il quarto settore di intervento. All’interno del settore Assistenza Sociale, negli interventi a beneficio di anziani e persone con disabilità le fondazioni privilegiano il sostegno alle famiglie attraverso politiche di domiciliarizzazione dell’assistenza. Tuttavia non mancano interventi volti anche al rafforzamento delle strutture di accoglienza, e a favorire la socializzazione degli assistiti. Con un particolare riferimento ai disabili un terreno nel quale si registra un significativo intervento è quello dell’inserimento lavorativo. D'altro canto crescono molto invece le erogazioni a sostegno della Ricerca e Sviluppo, del Volontariato, della Filantropia e della Beneficenza e dell’Arte, Attività e Beni culturali.

Le fondazioni puntano a stimolare processi di miglioramento soprattutto qualitativo del welfare nazionale, aumentandone la capacità di risposta ai bisogni del Paese e rilanciandolo come fattore di crescita economica e civile, oltre che come rete di protezione dai rischi sociali, promuovendo la realizzazione del welfare di comunità. I settori nei quali le Fondazioni, nel 2018, concentrano maggiormente le proprie erogazioni sono i sette da sempre prioritari, che ottengono nell’insieme l’85% dei contributi totali (96,7%% considerando anche il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile).
La graduatoria dei settori per importi erogati  vede confermarsi al primo posto il settore Arte, Attività e Beni culturali (25% delle erogazioni) seguito da Ricerca e Sviluppo (13,7%) e da Volontariato, Filantropia e Beneficienza (12,7%). In tutti e tre i casi si registra un incremento dei fondi assegnati rispetto all’anno precedente molto superiore alla variazione media generale: i tre settori di punta progrediscono infatti rispettivamente dell’8%, del 19% e del 13%.
Al quarto posto si colloca il settore Assistenza sociale (11,3% degli importi erogati), in calo rispetto al 2017 in termini di volume di risorse ottenute.  Conservano la quinta e sesta posizione in graduatoria i settori Educazione, Istruzione e Formazione (9,8% delle erogazioni) e Sviluppo locale (8,1%), i quali segnalano come quelli precedenti un incremento di importi ricevuti superiore a quello medio generale. (Fonte: XXIV Rapporto Acri su Uneba)

 


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