Un esempio concreto.
Lavorando a contatto con i cooperatori sociali, con le organizzazioni non profit, abbiamo potuto comprendere dove risiede la difficoltà spesso riscontrata nella definizione dei budget per centri di costo. Conoscere esattamente l’andamento dei propri conti, dove si guadagna dove si perde ma soprattutto “dove si spreca”, consente di gestire l’organizzazione anche nei momenti difficili. Per farlo è necessario mettersi in condizione di proiettare nel futuro i risultati previsti, non basati su speranze e supposizioni delle organizzazioni non profit.
Ecco l'esempio: siamo partiti dall’analisi dei budget per centri di costo di una Residenza Assistenziale Sanitaria (RSA). Abbiamo elencato le attività precaricate sulla cartella elettronica TuttiXTe. Ad esse abbiamo abbinato un valore tempo/costo suddiviso per materiali utilizzati e risorse umane impiegate, a cui applicare il moltiplicatore per numero di ospiti oggetto della singola attività nell’arco della giornata. Un apposito algoritmo permette di imputare il costo giornaliero di ogni singola attività pertinente al centro di costo scelto (per esempio “attività assistenziale”: bagno a letto, igiene bocca, alzata, cambio pannolone…). Questa operazione di calcolo definisce lo standard di budget preventivo, predefinito, per ogni singola attività, basato sui valori preimpostati attribuiti dai professionisti una tantum in fase di progettazione del budget.
La compilazione elettronica della cartella consente invece di generare il report consuntivo della giornata. Tale report potrà poi essere importato all’interno della piattaforma Polyedro.
Calcolare lo scostamento del consumato da quello che si sarebbe dovuto consumare in base alle attività rendicontate ed eseguite per centri di costo, facilita le riflessioni su eventuali incongruenze organizzative, sprechi o ammanchi.
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