L'esclusione dalla “mini-Ires” e le sponsorizzazioni alle Asd.
Un approfondimento a cura di Paolo Duranti.
Gli enti non commerciali (comprese quindi le associazioni e gli altri enti del Terzo Settore) saranno esclusi dalla cosiddetta “mini-Ires”, cioè dalla riduzione dell'aliquota Ires dal 24 al 15 per cento sugli utili reinvestiti in nuovi beni strumentali (di cui all'art. 102 del Testo Unico delle imposte sui redditi) oppure in assunzioni stabili: è quanto prevede la versione definitiva della legge di Bilancio (L. 145/2018), entrata in vigore il 1° gennaio.
Si ricorda che tale riduzione si sarebbe applicata agli utili conseguiti nell’esercizio di attività commerciali, accantonati a riserve diverse da quelle non disponibili. A tal fine rilevano gli utili realizzati a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2018 e accantonati a riserva, ad esclusione di quelli destinati a riserve non disponibili, al netto delle riduzioni del patrimonio netto con attribuzione (a qualsiasi titolo) ai soci o partecipanti.
La Manovra ha inoltre abrogato la norma del decreto “collegato” alla Manovra (DL 119/2018) in base alla quale gli obblighi di fatturazione e registrazione relativi a contratti di sponsorizzazione e pubblicità in capo alle associazioni sportive dilettantistiche (e in genere a tutti i soggetti di cui agli articoli 1 e 2 della Legge 16 dicembre 1991, n. 398), nei confronti di soggetti passivi stabiliti in Italia, debbano essere adempiuti dai cessionari.