"Agire il cambiamento, essere il cambiamento" è il tema della prima Winter School per il non profit, organizzata da ConfiniOnline.
Su cosa ci confronteremo in concreto?
- Significati, in un’operazione che i teorici del modo in cui le organizzazioni rispondono al cambiamento chiamano sense-making: dare significato all’esperienza che viviamo. Un’operazione che rende le organizzazioni non solo più capaci di reggere l’urto delle crisi, ma di avere un orientamento alla decisione che si preoccupa del senso attribuito alle scelte.
- Cambiamento come auto-efficacia, ovvero come capacità di sentirsi competenti ed efficace nel gestire gli eventi e nel modellare il proprio mondo sociale. Una competenza centrale per sentire che si può determinare il proprio cammino anche quando le risorse sono scarse.
- Azione sociale quale espressione del desiderio, ovvero di una mancanza che spinge all’azione, e non del problema. Agire nel problema significa restare chiusi in una scatola, agire avendo in mente il futuro desiderato consente di trovare soluzioni innovative e valorizzare gli eventi inattesi.
- Collaborazione e condivisione, quali strade maestre perché il successo delle nostre azioni non sia espressione di dinamiche competitive, ma della convinzione che una società più equa libera tutte e tutti.
Temi che siamo convinti siano parte dell’esperienza di tante e tanti.
Soprattutto di chi ha lavorato in organizzazioni che hanno fatto i conti con la crisi, in organizzazioni che devono decidere come crescere e fino a che punto crescere. Soprattutto di chi in questi anni si è trovato a ridefinire la propria professionalità e ha scoperto che a fare la differenza nelle biografie lavorative non è solo cosa si sa fare, ma come si sa essere.
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