In occasione della
Giornata mondiale del turismo di oggi 27 segnaliamo l'iniziativa sociale per un turismo accessibile intitolata “Gardaland 4 All” di cui si è fatto promotore
Gardaland, il più grande parco-divertimenti del Nord Italia.
“Gardaland 4 All” ha promosso, in vista della Giornata mondiale del turismo, due giorni di incontri e confronto con n. 13 tra le principali associazioni nazionali promotrici dell'inclusione sociale delle persone disabili.
Il progetto "Gardaland 4 All" che è stato lanciato due anni fa e ha già sortito importanti risultati con l’introduzione di servizi unici nel panorama dei parchi-divertimento, i quali hanno come obiettivo quello di rendere il parco-divertimenti di Gardaland sempre più accessibile e inclusivo.
Trasmettiamo di seguito il testo ufficiale del comunicato relativo all'edizione 2018 di "Gardaland 4 All".
24 settembre 2018 - "Gardaland 4 All": due giorni di incontri con le Associazioni per la disabilità verso un divertimento sempre più accessibile. In fase di studio la realizzazione di una nuova area giochi per bambini totalmente inclusiva.
Dopo il successo della prima edizione di “Gardaland 4 All”, tenutasi nel 2016, Gardaland - in collaborazione con Village 4 All - torna a farsi promotrice di due giorni di incontri con ben 13 Associazioni Nazionali che rappresentano i diversi tipi di disabilità - fisica, cognitiva e sensoriale. L’obiettivo è quello di confrontarsi al fine di migliorare ulteriormente l’esperienza al Parco da parte delle persone con esigenze particolari.
La visita dei partecipanti al Parco ha dato inizio a Gardaland 4 All: questi “Ospiti speciali” hanno potuto trascorrere piacevoli momenti di divertimento, testando e valutando dal vivo alcune Attrazioni tra le quali la rinnovata I Corsari, la divertente Mammut, l’adrenalinica Oblivion - The Black Hole e la panoramica Flying Island. Una curiosa novità di questa edizione dell’evento è stato l’invito da parte di Gardaland a visitare il Parco come mystery guest nei mesi precedenti l’incontro, in modo da valutare in tutta autonomia il grado di accessibilità delle Attrazioni.
Dopo la visita al Parco si è svolta una tavola rotonda durante la quale i partecipanti hanno potuto fornire i propri suggerimenti per cercare di migliorare la fruibilità del Parco dai diversi punti di osservazione. Dall’incontro sono emerse interessanti proposte come quella di semplificare la grafica della mappa del Parco, inserire indicazioni in merito ai percorsi migliori per raggiungere le varie Attrazioni, migliorare ulteriormente l’informazione sui vari aspetti dell’accessibilità anche attraverso gli strumenti digitali - in modo da aumentare la consapevolezza a priori - inserire un’area per i cani guida, migliorare la praticità di accesso alle strutture ricettive e infine introdurre una zona di “decompressione” rispetto agli stimoli del Parco.
La disponibilità da parte della Direzione non manca: Gardaland reputa fondamentale questo confronto, perché le permette di migliorarsi e fare in modo che tutti possano vivere appieno il divertimento del Parco.
Danilo Santi, General Manager Theme Parks Gardaland, ha infatti dichiarato: “In occasione del secondo forum sulla disabilità che si è tenuto in questi giorni abbiamo incontrato molte Associazioni che seguono le persone con esigenze particolari e con loro abbiamo discusso dei progetti, delle idee e dei suggerimenti per far diventare Gardaland un Parco sempre più inclusivo”. Santi ha poi proseguito “A proposito di questo abbiamo allo studio un grande progetto: un’area giochi dedicata a tutti i bambini, anche a quelli con esigenze particolari, in modo che possano divertirsi tutti insieme in un Parco che sia totalmente inclusivo”.
Il progetto Gardaland 4 All, iniziato due anni fa, ha già visto alcuni miglioramenti nell’ambito della ricettività e della fruizione delle Attrazioni permettendo di analizzare le criticità, recepire le istanze e di verificare la fattibilità delle stesse, tenendo pur sempre presenti i vincoli normativi e la necessità di sicurezza per tutti.
Un risultato molto importante è ad esempio l’introduzione del servizio Easy Rider, appositamente studiato in collaborazione con l’associazione ProgettoYeah! per garantire il divertimento all’interno del Parco anche alle persone con disabilità come, ad esempio, Ospiti con limitazioni visive, ridotta mobilità, autismo, sindrome di down. Easy Rider, attivo da aprile a luglio e nel mese di settembre, si pone come utile supporto del gruppo realizzando un itinerario personalizzato in base alle diverse esigenze, accompagnando gli Ospiti all’ingresso dell’Attrazione e spiegandone le caratteristiche; infine effettuando le prenotazioni per conto degli Ospiti all’interno dei ristoranti del Parco.
Si tratta di una novità assoluta nei Parchi Divertimento e tematici: Gardaland è infatti il primo Parco a offrire un servizio personalizzato, su misura, rivolto agli Ospiti con esigenze particolari.
Altro grande successo è stata la convenzione tra Gardaland e l’associazione Coordown Onlus - Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down. La convenzione punta a regolamentare l’accesso alle Attrazioni garantendo al tempo stesso il rispetto delle norme di sicurezza in caso di evacuazione. Questo ha permesso quindi alle persone affette da sindrome di Down di poter accedere, previa firma di una liberatoria, all’Attrazione Raptor.
Altri importanti risultati si sono ottenuti con l’introduzione di un Welcome Desk Disabili con personale formato e la realizzazione di tre diverse guide ciascuna dedicata ad un tipo di disabilità, cognitiva, fisica e sensoriale.
Inoltre Gardaland ha aumentato l’accessibilità delle Attrazioni del Parco per gli Ospiti con particolari tipi di disabilità: gli Ospiti ipovedenti e non vedenti possono infatti ora accedere a tutte le Attrazioni, mentre per le disabilità cognitive e fisiche c’è stato un incremento delle Attrazioni accessibili e si continuerà a lavorare per ampliare la fruibilità.
Il risultato decisamente più importante è però l’esperienza vissuta in questi due giorni, costituiti da momenti di condivisione, riflessione e divertimento. È opinione unanime che questo tipo di dialogo sia fondamentale nella crescita di una cultura dell’accessibilità e dell’apertura all’altro. -