D'Alema si è dimostrato determinato, dichiarando il proprio impegno personale nel chiudere una riforma che abbia una visione di lungo termine, con il massimo consenso bipartisan possibile e in tempi rapidi. "La Cooperazione è parte essenziale della politica estera - ha detto D'Alema durante l'incontro - anche se non deve essere strumentale ad essa".
Il Ministro ha anche sottolineato la necessità di creare dei luoghi di consultazione sulle linee guida della Cooperazione separati dai luoghi e dagli interessi esclusivi della politica. Ha ricordato il maggiore coinvolgimento che l'Italia ha acquistato negli ultimi anni sullo scenario politico internazionale, ribadendo l'importanza del ruolo consultivo che le organizzazioni non governative hanno assunto in determinati scenari mondiali, soprattutto nella preparazione di negoziati internazionali. Alla domanda del CINI sul percorso che il Ministro prefigura per la preparazione del G8, che l'Italia ospiterà nel 2009, D'Alema ha sottolineato, per ciò che concerne il coinvolgimento della Farnesina nei preparativi, l'importanza di un possibile rilancio del dibattito sulla rappresentatività del G8.
Raffaele Salinari, portavoce del CINI, si è dichiarato molto soddisfatto dell'incontro. "Tutti noi - la delegazione era composta dallo stesso Salinari e da Gianluca Antonelli, Francesco Aureli, Michele Candotti, Marco De Ponte e Valerio Neri - esprimiamo una grande soddisfazione per il livello politico dell'incontro, per l'impegno personale assunto dal Ministro sulla riforma della Cooperazione e per la sostanza dei contenuti trattati. Si è riscontrata una buona convergenza di posizioni, primo passo per un vero rilancio della Cooperazione in ambito di politica estera".
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