E' un segnale fortissimo quello lanciato oggi nel Rapporto di Sintesi che completa il IV Rapporto di Valutazione, frutto di un lavoro di altissima qualità prodotto dagli scienziati del Gruppo di Lavoro Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, IPCC riuniti da lunedì scorso a Valencia. E' forse il messaggio più forte che si poteva dare ai governi affinchè affrontino con decisione la riduzione delle emissioni di gas serra.

Un messaggio che acquista ancor più valore se si considerano le fortissime pressioni esercitate da alcuni governi sugli scienziati dell'IPCC, che riceveranno il prossimo 10 dicembre il Nobel per la Pace e che hanno mantenuto ferme le proprie posizioni. Il meeting di Valencia è riuscito a superare l'enorme difficoltà di dover sintetizzare l'imponente lavoro di raccolta dei dati ed evidenze scientifiche contenute nelle oltre 4.000 pagine di report stilati nel corso di questi ultimi sei anni. La sintesi presentata oggi lancia un assordante allarme globale : i leader politici devono raccogliere questa chiamata all'azione in occasione della prossima Conferenza sul Clima che si terrà a Bali il prossimo dicembre dove si dovranno avviare negoziati ufficiali per un profondo taglio delle emissioni.

"Il messaggio dell'IPCC non può essere annacquato o frainteso- la scienza è chiarissima, parla con una sola voce e in modo inequivocabile. I cambiamenti climatici sono il prodotto delle attività umane, ma è altrettanto chiaro che la soluzione del problema è nelle nostre mani - ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia - L'IPCC mostra che per impedire i danni irreparabili e catastrofici dei cambiamenti climatici non bisogna fare altro che ridurre le emissioni. Come ha detto il presidente dell'IPCC, il tempo dei dubbi è passato, ora bisogna agire. Ma dobbiamo agire subito, e se lo facciamo potremo rallentare e, nel lungo periodo, fermare il fenomeno".

"Oggi l'IPCC ci ha consegnato un lavoro che dovrà affiancare qualunque decisione politica del futuro, consegnando al Summit di Bali un messaggio chiaro: occorre fare in fretta - ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile del Programma Clima del WWF Italia - Il primo passo dovrà essere fatto proprio dai paesi più ricchi e industrializzati che devono ridurre entro il 2020 le proprie emissioni di anidride carbonica e altri gas serra del 30% rispetto ai livelli del 1990 e investire in tecnologie pulite e progetti di adattamento nei paesi in via di sviluppo. Da Bali deve uscire un mandato preciso in tal senso. La politica deve fare la sua parte per il bene dell'umanità, superando gli interessi di chi ha tutto il vantaggio di sfruttare i combustibili fossili sino all'ultimo. Questi interessi li abbiamo visti ben rappresentati al WEC, Congresso Mondiale sull'Energia, che si è appena concluso a Roma. Occorre anche sconfiggere chi vuole sfruttare problema dei cambiamenti climatici per proporre non-soluzioni, come il nucleare, troppo costoso per le tasche e la sicurezza dei cittadini e delle comunità".

Premio Nobel per la pace ad Al Gore e agli scienziati dell'IPCC, leggi >

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