di Joshua Massarenti
Almeno 180mila sono morte in Darfur in diciotto mesi di guerra civile che continua ad affliggere questa provincia del Sudan. Lo ha affermato un alto responsabile delle Nazioni Unite.
Questa nuova, tragica statistica giunge nel momento peggiore del Consiglio di sicurezza dell'Onu, sommerso dalle critiche per la sua incapacità a fermare i massacri perpetrati contro le popolazioni civili del Darfur da parte delle milizie janjaweed e dal governo di Khartum.
In un'intervista rilasciata all'Afp, il coordinato Onu per le emergenze umanitarie Jan Egelan ha affermato che "almeno 10mila persone sono morte ogni mese da quando l'urgenza si è aggravata in Darfur verso la fine del 2003, cioè diciotto mesi, quindi 180mila vittime in tutto".
Egeland ha poi sottolineato che si trattava di "decessi evitabili" perché in stragrnade maggioranza causati da privazioni, malattie, malnutrizione e non di violenze dirette. Il ritmo con il quale la gente muore in Darfur si è tuttavia allentato negli ultimi mesi, anche grazie alla maggiore presenza di umanitari in loco.
Vita, 15 marzo 2005