Individualismo, mancanza di dialogo, incapacità di staccarsi dalla famiglia d'origine, ingerenza materna, routine, relazione extraconiugale, indebitamento, sindrome da nido vuoto, nascita dei figli, fine dell'amore: sono queste, secondo l'Associazione separati e divorziati, le dieci cause che conducono ad una separazione. Sono state analizzate una per una in un incontro che si è svolto di recente nella Sala Fronza del Teatro Cristallo, alla presenza di circa trenta persone.

Il titolo, "Perché tante separazioni? Ma chi se ne frega tanto a me non capita", era volutamente provocatorio, spiega Cirimbelli. "Spesso si pensa di non aver bisogno di cure quando si avvertono i primi sintomi della crisi, si ha paura di affrontare i punti critici, quando si sta bene non si pensa che un giorno potrebbe succedere anche a noi".

L'individualismo è dunque tra le cause di separazione. "Nella coppia avviene che ognuno pensi per sé, soddisfatti i propri bisogni si crede e ci si illude che anche il proprio partner stia altrettanto bene e sia altrettanto soddisfatto del rapporto, il che non è vero", dice Cirimbelli.

Altro punto, la mancanza di dialogo. Per l'Asdi, c'è una grande difficoltà nell'esprimere un qualsiasi disagio, per la paura di rompere un equilibrio. Il disagio, aggiunge Cirimbelli, va però esternato in un momento di quiete. Pochi gli spazi riservati alla comunicazione, tv e altri interessi non in comune sembrano prevalere.

In Alto Adige sono presenti molti servizi a sostegno della famiglia, gruppi di auto mutuo aiuto, forse però, osserva Cirimbelli, "abbiamo perso la capacità di accontentarci delle cose semplici della vita". Info: tel. 0471 266110, www.asdibz.it

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