La legge 6/2004, che ha riformato la tutela legale delle persone incapaci di agire introducendo la figura dell'amministratore di sostegno, non ha abrogato gli istituti dell'inabilitazione e interdizione previsti dal Codice civile. In molti paesi europei, però, l'inabilitazione e l'interdizione sono state abolite. Ora sono sempre di più gli esperti, operatori, familiari e persone colpite da una malattia che si dicono favorevoli al superamento dell'interdizione e dell'inabilitazione della persona in situazione di disagio.

Un obiettivo che la Scuola provinciale per le professioni sociali ha fatto proprio organizzando un convegno sul tema, in programma venerdì 16 novembre, a partire dalle ore 9, nella Sala civica, in via O. Huber 8 a Merano.
"L'abolizione dell'interdizione dovrebbe, di fatto, portare ad una visione diversa della persona in situazione di disagio e all'eliminazione di pratiche di cura e assistenza che non considerano la dignità e la libertà della stessa", si legge nell'invito del convegno.

Dal 1968 ad oggi, molte leggi hanno introdotto una concezione diversa della persona a rischio di esclusione sociale, coinvolgendola nella programmazione del proprio progetto di vita. In tal modo costringendo il mondo circostante a concepire la necessità di introdurre un negoziato nella relazione pratica con la persona in situazione di disagio. L'amministrazione di sostegno va proprio in questa direzione.

Anche la Federazione provinciale delle associazioni sociali prenderà parte attivamente al convegno. E' da alcuni anni che la Federazione si occupa di questo tema, prima attraverso un Gruppo di lavoro, poi, due anni fa, con un servizio di consulenza sull'amministrazione di sostegno in via sperimentale. Nel 2006 sono stati conclusi 15 ricorsi, perché ci si era posti questo limite, mentre nel 2007 sono stati 28 i ricorsi effettuati.

"La richiesta dunque è in forte aumento e i cittadini si augurano che questo servizio venga potenziato, sia promuovendo la formazione di amministratori di sostegno, sia diffondendo il servizio sul territorio", dice Roberta Rigamonti della Federazione. "Soprattutto si augurano che sia un servizio a misura di cittadino, anche per quanto riguarda le tariffe. Molti si rifiutano di avviare un ricorso perché temono costi troppo elevati, e probabilmente si tratta di quei cittadini che più hanno bisogno di questo servizio".

Dopo la prima brochure "La tutela giuridica: interdizione e amministrazione di sostegno", a breve ne sarà disponibile una nuova, anche online, con domande e risposte.
Info e programma del convegno: Tel. 0471 414451, www.sociale-einaudi.fpbz.it/it/convegno.htm ;
Info e brochure: Tel. 0471 324667, www.social-bz.net

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