Dalla fine di settembre, la maggior parte dei distretti del Paese è stata colpita da forti precipitazioni e inondazioni, e tempeste di vento potrebbero continuare, con un serio pericolo di ulteriori inondazioni e smottamenti nelle aree a rischio.
Secondo la Protezione Civile locale, oltre 7.500 persone sono rimaste senzatetto e 24 uccise dalle piogge dovute alla tempesta tropicale Noel, portando così a 63 il numero dal vittime dl mese scorso. Mentre le precipitazioni continuano, le operazioni di evacuazione sono in corso in diverse aree del Paese, anche se in molte zone alluvionate gli interventi sono ostacolati dalle difficoltà d'accesso.
Haiti, il paese più povero dell'emisfero occidentale - dove il 50% della popolazione vive sotto la soglia della povertà di 1 dollaro al giorno e il 76% con meno di 2 dollari al giorno - è periodicamente soggetto a tempeste tropicali e alluvioni, trovandosi sulla rotta stagionale degli uragani caraibici. Particolarmente a rischio sono i bambini e gli adolescenti, che costituiscono il 45% della popolazione di Haiti.
Per rispondere alla crisi in atto, l'UNICEF ha immediatamente distribuito una serie di aiuti d'emergenza e generi non alimentari di prima necessità nella località di Cabaret e di Pont Sondé, tra cui 1.000 kit con prodotti per l'igiene e 500 con utensili per cucinare; 1.000 coperte; 800 contenitori per la raccolta dell'acqua, una cisterna da 10.000 litri, 8.000 compresse per potabilizzare l'acqua e oltre 56.000 litri d'acqua potabile; 10 tende da 24m², 2 da 72m² e 17 rotoli di teli impermeabili per allestire rifugi d'emergenza.
In collaborazione con altre agenzie dell'ONU e organizzazioni partner, l'UNICEF sta monitorando la situazione sanitaria e nutrizionale delle zone colpite dalle alluvioni, con particolare attenzione ai problemi causati dalla difficoltà d'accesso all'acqua potabile.
Altro motivo di preoccupazione è dovuto agli effetti sul sistema dell'istruzione, dal momento che le scuole vengono spesso utilizzate per l'accoglienza agli sfollati, determinando un'interruzione delle attività scolastiche anche nelle aree non colpite dall'emergenza. Per aiutare la ripresa anche nelle scuole che danno accoglienza alle popolazioni sfollate, l'UNICEF sta fornendo materiali per allestire rifugi temporanei da utilizzare di giorno come scuole e di notte come ripari per gli sfollati; materiali didattici e altre attrezzature scolastiche perdute nel disastro.
Il sistema di risposta rapida alle emergenze, con lo stoccaggio di materiali di soccorso che consentono di rispondere immediatamente alle emergenze, è una componente regolare dei programmi UNICEF ad Haiti ed è reso possibile anche grazie al consistente contributo dell'UNICEF Italia, che sostiene il
progetto -
"Proteggere i bambini durante le emergenze", recentemente visitato ad Haiti dal Goodwill Ambassador dell'UNICEF Italia
Patrizio Rispo.