Secondo quanto afferma il rapporto "Caring for Children Affected by HIV/AIDS" (Assistere i bambini colpiti dall'HIV/AIDS), redatto dal Centro di Ricerca Innocenti dell'UNICEF e presentato oggi a Madrid per stimolare il dibattito sulla grave situazione di questi gruppi altamente vulnerabili, l'ultimo anno e mezzo ha visto una serie di significativi sviluppi riguardanti la condizione dei bambini colpiti dalla pandemia.

Sempre più sono i bambini che ricevono cure a seguito del test HIV, mentre si assiste a un calo nei costi dei farmaci e a una semplificazione delle formulazioni. E sempre più vasto è il riconoscimento della necessità di intensificare e accelerare le iniziative per un'assistenza integrata, a livello nazionale e globale, per questi bambini.

In molti paesi si sta progressivamente riducendo la disparità tra gli orfani e gli altri bambini nell'accesso all'istruzione, in parte grazie all'abolizione delle tasse scolastiche. Un numero sempre più ampio di Stati dell'Africa subsahariana ha introdotto promettenti misure di protezione sociale per i bambini colpiti direttamente o indirettamente dall'HIV/AIDS: sussidi economici per le famiglie più povere, borse di studio, pensioni sociali, indennità per gli orfani e i disabili.

Tuttavia, la situazione rimane critica per la maggioranza degli orfani per AIDS (circa 15,2 milioni di minori di 18 anni - dato UNAIDS 2005). Meno di un terzo dei giovani, nell'Africa subsahariana, possiede sufficienti informazioni sul virus HIV e su come proteggersi dal contagio.

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