AIFO ha pubblicato oggi nel suo sito la versione italiana del Rapporto ONU 2007 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, consultabile al link www.aifo.it/saperne_di_piu/approfondimenti/-cooperazione_internazionale_rapporti_studi/pagina123.html.  
Esattamente a metà percorso tra l'adozione degli Obiettivi del Millennio e la data termine fissata per il 2015, il Rapporto 2007 costituisce una risorsa chiave per indicare ciò che è stato realizzato e ciò che resta ancora da fare. Dall'analisi del rapporto emergono, come previsto, forti disparità tra le diverse aree del mondo. Sono comunque chiari alcuni segnali di progresso.

I risultati ottenuti dimostrano che realizzare gli Obiettivi del millennio è possibile, ma solo a patto che si investa ulteriormente su nuove forme di concertazione. I dati evidenziano una riduzione della quota di popolazione che vive in condizioni di estrema povertà e del tasso di mortalità infantile, sensibili miglioramenti in materia di educazione, con un aumento dal 1999 del tasso di scolarizzazione e un potenziamento, seppur lento, della partecipazione politica delle donne. Gli interventi di controllo della malaria si sono estesi e si assiste a un ritiro dell'epidemia di tubercolosi, anche se a un ritmo non ancora sufficiente perché si possa dimezzare entro il 2015 il tasso di diffusione della malattia.

Sono ancora molti, però, gli ostacoli da affrontare. Tra i tanti, le disuguaglianze, la mancanza di prospettive lavorative per i giovani, l'urbanizzazione non pianificata, la deforestazione, la carenza d'acqua, la diffusione dell'HIV. A questi si aggiunge immancabilmente il cambiamento climatico, un argomento che deve essere necessariamente affrontato a livello globale, e l'instabilità prodotta dai conflitti. Dei progressi sono possibili.
Occorre adottare un approccio ampio che associ politiche forti, leadership governative, strategie mirate ai poveri, supporto tecnico da parte della Comunità internazionale, finanziamenti adeguati, programmi completi per lo sviluppo umano, quantificazione delle risorse sul medio periodo. Oltre a questo, non deve mancare un aiuto di lungo periodo da parte dei paesi più ricchi, una conduzione delle negoziazioni commerciali più favorevoli ai PVS e una soluzione concertata del problema del debito.

La traduzione in italiano del Rapporto 2007 è stata curata dal Servizio Comunicazione e Raccolta fondi dell'AIFO.

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