"E' assurdo pensare di risolvere un problema creandone un altro. Il nucleare non è la soluzione all'effetto serra". Così Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, commenta l'approvazione da parte del Parlamento europeo della relazione sulle fonti e le tecnologie energetiche che parla del nucleare come di un'energia indispensabile per far fronte al cambiamento climatico. Fortunatamente quella votata oggi a Strasburgo è solo un'indicazione di principio, che non impegna né i singoli Stati, né tanto meno l'Unione europea a prendere questa strada. "Chi, oggi, rilancia il nucleare come la panacea contro i mali del clima - dice Roberto Della Seta - probabilmente non ha compreso che la lotta ai cambiamenti climatici richiede azioni decise e immediate per abbattere i gas serra. Al contrario, il nucleare, al di là di tutte le implicazioni ambientali e di sicurezza, è una risposta lenta, tardiva e costosa. La somma che gli Stati dovrebbero spendere per far crescere l'energia dell'atomo, se investita nelle rinnovabili, assicurerebbe non solo un'azione di contrasto più efficace al cambiamento climatico ma renderebbe complessivamente più sostenibile il comparto dell'energia".

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