Segnaliamo un interessante articolo proposto da
Sbilanciamoci.info intorno all'influenza determinante che le disuguaglianze economico, materiali e finanziarie esercitano sulla sostanziale capacita di azione politica in capo ai cittadini.
L'articolo di Adriano Cozzolino interpreta un saggio del sociologo statunitense Wade M. Cole, abile nel dimostrare come l'attenzione formale riservata dalla attuale politica neoliberista nei confronti di diritti civili e politici dei cittadini non sia sufficiente nel garantirne un riconoscimento sostanziale. Questo perché una partecipazione consapevole e incisiva alla vita pubblica non può essere disgiunta da condizioni di ricchezza materiale sufficienti, ovvero inclusive tra concittadini.
Il potere politico appare oggi eccezionalmente distante dal concetto di consenso gramsciano proprio perché "di fatto la distribuzione delle risorse a favore dei ceti più abbienti inibisce sostanzialmente la partecipazione dei gruppi subalterni, e/o la loro capacità di articolare e imporre la propria agenda politica".
Concentrare dunque l'attenzione intorno alla questione redistributiva della ricchezza consente di mettere a fuoco la necessità di coniugare forma e sostanza nella inprocrastinabile azione di cura e valorizzazione degli attuali sistemi di convivenza civili che i nostri tempi invocano.