"Recuperando pienamente, dopo molti anni di commissariamento e incertezze, il ruolo di unico istituto di ricovero e cura a carattere scientifico nel nostro paese, vocato alle problematiche dell'invecchiamento - ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - l'Inrca si candida a svolgere un ruolo scientifico sia nello scenario nazionale, caratterizzato da grandi cambiamenti demografici, sia all'interno della rete sanitaria regionale".
Secondo il ministro, "l'Agenzia è un progetto di qualità, di cui l'Italia ha bisogno per costruire una società di tutte le età. L'agenzia può aiutarci a mettere in rete le buone pratiche sperimentate nel territorio. Siederemo attorno a un tavolo per ragionare su come realizzarla". La Turco ha espresso anche un giudizio positivo sul nuovo Piano sanitario della Regione Marche: "Ha posto alla sua base direttrici importanti, come la sostenibilità economica e finanziaria. Non basta chiedere più risorse, occorre spenderle bene. Valorizza l'efficienza e l'equità, l'innovazione, la sicurezza come elemento di qualità della vita, l'integrazione tra il sanitario e il sociale. I nostri indicatori dicono che quello marchigiano è un buon sistema sanitario. I cittadini devono apprezzarlo, esserne consapevoli, perché solo dalla consapevolezza di ciò che si ha, possono scaturire i miglioramenti necessari".
L'approvazione del Piano sanitario, ha ricordato il presidente Spacca, è avvenuta mantenendo in equilibrio le esigenze di tre diversi livelli: istituzionale, tecnico e aziendale. "Il sistema sanitario delle Marche è caratterizzato da forti vincoli: una mobilità passiva di 136 milioni di euro, una frammentazione dell'offerta, un disomogeneo utilizzo delle opportunità sociali e sanitarie. Alla luce delle criticità, il nuovo piano promuove il superamento degli squilibri, la programmazione di settore, il controllo, la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni". Spacca ha ricordato come "l'evoluzione del sistema sanitario costituisca una grande opportunità di crescita per tutte le Marche: la sanità, infatti, è uno dei principali settori produttivi della regione e il valore prodotto da tutta la filiera costituisce una delle prime voci nella composizione della ricchezza, sia a livello regionale che nazionale".
Le Marche accettano le sfide del futuro, ha ribadito l'assessore alla Salute, Almerino Mezzolani: "Il Piano sanitario ha il compito di guidare questo cambiamento. Pesa la frammentazione organizzativa che viene dal passato. Quella che era un pregio, oggi si rivela un limite da superare. Occorre superare la competizione per abbracciare una logica di collaborazione.
In questo contesto, l'area vasta diventa l'anello di congiunzione tra le diverse esigenze del territorio". All'incontro sono intervenuti anche il dirigente del servizio Salute, Carmine Ruta ("L'offerta sanitaria deve soddisfare le necessità, non indurre la domanda"), il rettore Marco Pacetti ("Leale e reciproca collaborazione tra Stato e Università di Ancona"), il direttore generale dell'Inrca, Antonio Aprile, che ha presentato il progetto dell'agenzia al ministro Turco e il presidente dell'Inrca, don Vinicio Albanesi, che ha promesso "umanità e scienza" nella realizzazione dell'Agenzia sull'invecchiamento.