È quanto ha dichiarato lo storico francese Jean Dominique Durand intervenendo questa mattina al panel "Religioni in dialogo per un mondo senza violenza" organizzato a Napoli all'interno del Meeting della Comunità di Sant'Egidio.
I gravi episodi di violenza del 2005 avvenuti a Parigi e nelle periferie di numerose città francesi scoppiarono a pochi mesi di distanza dall'appuntamento itinerante di Sant'Egidio, che in quell'anno si era svolto proprio nella città di Lione.
"Il meeting aveva consentito ai rappresentanti religiosi della città di incontrarsi e parlarsi. Dopo tre mesi scoppiarono i primi episodi di violenza a Parigi e subito tutti gli imam, i rabbini e i parroci si riunirono attorno ad un tavolo per capire come affrontare la situazione con le loro comunità. Sono convinto che quell'incontro abbia evitato l'esplosione dei disordini nelle banlieu anche a Lione".
Per Durand il mondo è entrato in una fase pericolosa della storia caratterizzata dall'avvento del terrorismo, che prende linfa vitale anche dalle violenze e delle divisioni nazionali. Il "clash of civilization" minaccia la pacificazione interna dei Paesi e consente al terrorismo di infilarsi nelle pieghe delle divisioni interne. Per questo, ha sottolineato lo storico francese, fiducia e solidarietà devono essere i polmoni di qualsiasi società.