A cura di Attilio Mazza Giornata della donna. Domani, martedì 8 marzo, è la Giornata della donna. Le tappe storiche relative all'istituzione di questa ricorrenza civile sono numerose. Nel 1857, proprio l'8 marzo, alcune operaie di New York attuarono per la prima volta una protesta per ottenere condizioni migliori di lavoro. Nel 1859, sempre nel mese di marzo, le stesse operaie di New York si costituirono in sindacato. E l'8 marzo del 1890, nella Filanda Cotton di New York, 150 lavoratrici, riunite per rivendicare sempre migliori condizioni di lavoro e salari più adeguati, rimasero prigioniere nella fabbrica. Dopo la chiusura dei cancelli, al fine di evitare l'ingresso di rappresentanti sindacali, scoppiò purtroppo un incendio e 29 lavoratrici morirono nel rogo. L'emozione e lo sdegno furono enormi e le manifestazioni di solidarietà si estesero in tutti gli Stati Uniti rafforzando le richieste sindacali alle quali fece seguito quella del diritto di voto. Il 3 maggio 1908, a un raduno di donne socialiste al Garden Theater di Chicago, mancando il conferenziere, venne organizzata la prima Giornata della donna. L'iniziativa ebbe successo e fu ripresa a livello internazionale in varie date. Nel 1911 in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera si pensò di dedicare una Giornata alle donne per ottenere il diritto di voto e combattere la discriminazione sul lavoro. Sempre nel 1911, nel mese di marzo, una nuova tragedia causò la morte di oltre cento donne lavoratrici alla Triangle Shirt Waist Company di New York; ai funerali parteciparono centomila persone. Solamente nel 1921 le celebrazioni furono unificate nella giornata dell'8 marzo in ricordo della tragedia alla Filanda Cotton e della prima manifestazione delle operaie di Pietroburgo svoltasi nel 1917 contro il regime zarista. E oltre mezzo secolo dopo, nel 1977, la ricorrenza ebbe riconoscimento ufficiale con la proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. È una celebrazione civile, particolarmente sentita anche dalle donne bresciane che la vivono in modi diversi, con manifestazioni e riunioni conviviali. La consuetudine di donare in questo giorno la mimosa è nata a Roma nel 1946. Conclusa la guerra, l'8 marzo venne festeggiato anche in Italia: in una riunione preparatoria nacque l'idea di portare addosso un fiore che potesse caratterizzare la festa. Le donne romane pensarono ai fiori gialli degli alberi che sbocciano in questa stagione, quando la maggior parte della vegetazione è ancora spoglia. Bresciaoggi, 7 marzo 2005

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