Il testo contiene un'aggiornata e puntuale riflessione intorno al lascito di Antonio Gramsci in tema di educazione e, specificamente, di scuola. Il saggio realizzato da Giuseppe Benedetti e Donatella Coccoli, grazie anche all'aura intellettuale e non solo del personaggio di riferimento - uno dei più grandi pensatori italiani del XX secolo, consente di riscoprire e rileggere i tratti fondamentali di una pedegagia gramsciana in grado di guidare il lavoro educativo.
Un lavoro educativo che, per comprendere efficacemente le indicazioni gramsciane, deve però liberarsi di quegli orientamenti materialistico-mercatistici e idealistico-attivistici che ancor oggi ne vincolano il processo e lo sviluppo sacrificandone l'onorevole fine - conoscere è vivere - sugli altarini idolatrati del mercato delle competenze piuttosto che dello "spontaneismo individualista e anticonformista" sponsorizzato da alcuni cosiddetti "metodi" educativi.
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