VITERBO - "Scritture rinchiuse: l'espressione di sé attraverso la scrittura nel carcere, luogo delle identità invisibili". Questo è il tema dell'incontro che Arci Solidarietà Viterbo e La Piccola Editrice organizzano il 26 ottobre alle 17 presso la Sala Conferenze della Provincia di Viterbo in via Saffi, 49. L'incontro costituisce l'occasione per riflettere sull'importanza della scrittura come strumento per non essere invisibili a se stessi e agli altri, una forma di salvaguardia, cura ed espressione di sè in un luogo cieco alle esigenze delle persone.
Nel corso dell'incontro verrà presentato il libro "Dove nessuno posava lo sguardo. Poesie oltre il muro" di Aral Gabriele, un giovane detenuto che ha partecipato a un corso di lettura e scrittura organizzato da Arci Solidarietà Viterbo presso il carcere. Intervengono: Luciana Scarcia, responsabile dei laboratori di lettura e scrittura nel carcere di Rebibbia; Mariantonietta Saracino, Università di Roma La Sapienza, Aral Gabriele, Luciano Comini, Editore della "La Piccola Editrice".
Coordina Alessandra Orsi, giornalista.

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