Il fenomeno delle persone che vivono in strada non è omogeneo ed è stratificato in modo complesso. I motivi che portano a vivere la strada non sono sempre riconducibili ad eventi eccezionali o a storie di particolare emarginazione. Inoltre, non si tratta solo di uomini, ma anche di donne e minori di ambo i sessi e talvolta anche di famiglie. Lo rilevano l'associazione "Volontarius-Onlus" e la cooperativa sociale "River Equipe-Onlus" che, attraverso l'Osservatorio di strada, cercano di quantificare il fenomeno.
"La quantificazione del numero dei senza dimora è resa difficile dall'esistenza di una parte di sommerso, composto da persone che non si rivolgono ai servizi di prima accoglienza e non risultano quindi registrabili secondo i metodi di rilevazione ufficiali", spiega Claude Rotelli della Volontarius.
Sulla strada, dice Rotelli, si incontrano sia le persone che dormono fuori - e cioè nelle stazioni dei treni o degli autobus, nei parchi, sotto i ponti, nelle case abbandonate - sia le persone che pur avendo un posto letto trascorrono la loro giornata nelle zone dove si concentra la maggior parte dei gruppi marginali.
Dai dati emerge che negli anni 2005 e 2006 hanno usufruito del servizio di assistenza rispettivamente 903 e 898 persone. Gli interventi di assistenza, ascolto ed accompagnamento sono stati 11.900 nel 2005 e 11.950 nel 2006. Le persone che l'associazione "Volontarius-Onlus" contatta e che vivono giorno e notte sulla strada nel mese di minima presenza sono state 29 nel dicembre 2005, 32 nel gennaio 2006 e 32 nel febbraio del 2007.
Mentre nel mese di massima affluenza sono state 86 nel maggio del 2005, 75 nel settembre del 2006 e 93 nell'agosto 2007. Dalle 44 aree monitorate dall'associazione sul territorio della città di Bolzano emerge che delle 93 persone incontrate nell'agosto 2007 che vivevano giorno e notte sulla strada, 30 erano cittadini italiani, quasi tutti uomini. Le altre provenienze erano dal Nord Africa e dall'Est Europa.
In base all'analisi possono essere meglio individuati possibili interventi e azioni integrate, a tutela delle persone in stato di emarginazione grave, garantendo allo stesso tempo interventi a carattere umanitario e di sicurezza sociale per tutta la città, questa la posizione dell'Osservatorio.
Attraverso il progetto "Oltre la Strada" gestito dall'Associazione "Volontarius-Onlus" e dalla coperativa sociale "River Equipe-Onlus", la città di Bolzano è intervenuta nel campo dell'emarginazione grave di strada attraverso interventi diretti. Il progetto, in convenzione con l'Azienda Servizi Sociali di Bolzano, è stato attivato prima di tutto per prevenire, promuovendo l'inclusione sociale.
Principi espressi nel Piano Sociale per la Qualità della Vita della Città di Bolzano.
Info: tel. 0471 402338,
www.volontarius.it