L'Agenzia delle Entrate ha reso noto i dati riguardanti la ripartizione delle somme in base alle scelte degli italiani per il "5 per mille" dell'IRPEF nel 2006: il Comitato Italiano per l'UNICEF è al primo posto tra le Onlus con 5.939.626,54 euro, in base a 201.278 scelte.

«Un grande risultato» ha detto il Presidente dell'UNICEF Italia Antonio Sclavi «che ci permetterà di sostenere con maggiore forza i nostri progetti, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, a tutto beneficio di milioni di bambini e di bambine la cui vita e le cui speranze per il futuro possono cambiare grazie a questo contributo.

Ringraziamo i tanti italiani che hanno creduto nell'UNICEF e che ci hanno accordato piena fiducia. I fondi annunciati saranno impegnati in 14 progetti in Africa, Asia e America latina.»
Nello specifico, saranno impiegati per progetti diretti a:
ridurre la mortalità infantile e materna e combattere la malnutrizione dei bambini: in Guinea Bissau, Sierra Leone, India
prevenire e contrastare la diffusione dell'HIV/AIDS: in Malawi e Mozambico
estendere l'accesso all'acqua e a servizi igienici di base: in Ciad ed Eritrea
promuovere il diritto all'istruzione, sostenendo il progetto "Schools for Africa" in Angola
assicurare la protezione dei bambini da abusi e sfruttamento: in Bangladesh, Benin, Repubblica Democratica del Congo, Territorio Palestinese Occupato
sostenere due "emergenze in corso": Haiti e Sudan (Darfur e Sud).

«L'UNICEF» ha continuato il presidente Sclavi «rinnova l'appello, lanciato da "Vita" e ripreso da moltissime associazioni, rivolto al Governo e ai parlamentari, di inserire il 5 per mille - senza alcun tetto - nella Finanziaria 2008 e di rendere questo contributo una norma ordinaria del regime fiscale.
Il 5 per mille non costa nulla al contribuente italiano ma può fare la differenza per i bambini e le bambine in molte parti del mondo.»

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