Oggi parte a Reggio Emilia la III edizione dei
Social Cohesion Days. Il titolo più che evocativo dell'edizione 2018 è "La divisione imperfetta: la democrazia oltre le disuguaglianze". Al centro degli interventi e dei dibattiti di questo fine settimana il rapporto attualmente conflittuale tra democrazia e disuguaglianza. Conflittualità che vede l'attecchire, in campo politico, di una retorica populista di largo successo in Europa e che registra in Italia un consenso ampio e coronato dal conferimento, da parte del capo dello stato Sergio Matterella, della guida del primo governo della Reppublica italiana sancito per trattativa privata sulla base di un contratto "di governo" siglato dai due partiti maggioritari, Lega Nord e Movimento Cinque Stelle, usciti a Marzo dalle urne.
I Social Cohesion Days rappresentano dalla prima edizione l'appuntamento di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore la questione della coesione sociale e della buona convivenza civile come elementi cardine per un funzinamento virtuoso della democrazia e dei sistemi politici che la concretizzano.
L'edizione 2018 si propone di rilanciare la sfida per la democrazia valorizzando l'incontro prolifico tra pensiero e azione in favore di una ritrovata consapevolezza nel valore della partecipazione collettiva, in ambito locale e globale, alla gestione responsabile della "cosa pubblica", oggetto di ogni politica che possa ritenersi seriamente democratica.
I protagonisti di quest'incontro tra pensiero e azione sono, da una parte, intellettuali, accademici e politici dalla voce critica del calibro di Amartya Sen e di Romano Prodi mentre, dall'altra, cittadini artefici di pratiche e azioni che "dal basso" hanno la forza di influenzare il dibattito pubblico, favorire il dialogo civico, contrastare i fenomeni della disuguaglianza e immaginare una rinnovata convivenza sociale regolata dalla democrazia.
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