Le Mura di San Zeno a Verona, la chiesa di San Pietro Barisano a Matera, i bacini medievali di Cori a Latina, l'affresco trecentesco di Santa Caterina d'Alessandria conservato nel piccolo comune di Badolato, in provincia di Catanzaro: queste sono solo alcune delle opere restaurate da Salvalarte, la storica campagna di Legambiente per la difesa e la valorizzazione del patrimonio culturale minore.
Una lista ancora lunga dove sono davvero numerosi i beni culturali restituiti alla fruizione di tutti da Salvalarte e tanti ancora quelli che Legambiente segnalerà quest'anno affinché vengano restaurati.
La campagna itinerante, giunta alla sua dodicesima edizione, prende il via domani, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il contributo di Bialetti Industrie. Un viaggio che per oltre un mese percorrerà 16 regioni alla volta di opere d'arte da sottrarre all'abbandono. Ventinove le tappe in calendario alla riscoperta del patrimonio da salvare: da Villa Correr a Porcia, nelle campagne pordenonesi, al Ricetto di Candelo in provincia di Biella o la chiesa di san Giuliano a Lavagno, in provincia di Verona.
Tanti tesori artistici e centri d'arte minore che Salvalarte segnala nella guida Gioielli ritrovati, mentre tutte le opere già restaurate grazie alla campagna di Legambiente saranno presentate nella mostra itinerante de Lartesalvata. Ma Salvalarte è anche l'occasione per organizzare visite guidate alla riscoperta di capolavori custoditi nei centri minori, per raccogliere nuove segnalazioni di pezzi d'arte "da salvare", per realizzare dibattiti e approfondimenti culturali sul patrimonio artistico italiano e monitorare l'inquinamento atmosferico presente nei musei. Anche quest'anno saranno resi noti i risultati delle analisi della qualità dell'aria rilevata nei musei di Padova, Torino, Genova, Montefiore dell'Aso (AP), Napoli, Matera e Roma.
"Salvalarte - dichiara Francesco Ferrante, direttore nazionale di Legambiente - si rivolge a tutti i cittadini che credono nell'importanza di trasmettere alle generazioni future, e non solo, un patrimonio architettonico e ambientale ben conservato, a coloro che vogliono rivendicare l'appartenenza alla propria città e vivere un territorio a misura di uomo. Il nostro patrimonio storico artistico è unico al mondo ma una parte di questa ricchezza viene spesso messa a rischio per incapacità e noncuranza. Tutelare i nostri beni artistici, rispettare i vincoli paesaggistici e la gestione sostenibile delle città d'arte e dei flussi turistici rappresenta un importante fattore di sviluppo, benessere e cultura".
"Bialetti Industrie è da sempre fortemente collegata al territorio nel quale ha sviluppato le sue produzioni e attività economiche. Questo significa aver agito consapevolmente nell'ambito e nel rispetto di tradizioni e culture locali, dalle quali abbiamo anche attinto ispirazioni e genialità" - ha affermato Alberto Piantoni, amministratore delegato di Bialetti Industrie -. "Partecipiamo a Salvalarte con Legambiente per il secondo anno consecutivo e riteniamo sia un'ottima opportunità per noi di agire concretamente nei confronti del territorio nel quale da anni operiamo e che ha saputo offrirci inesauribili e qualificate risorse. Inoltre, Salvalarte non è che una delle diverse attività che stiamo sviluppando con Legambiente, un'associazione di cui condividiamo in pieno l'encomiabile attività.
Crediamo che con l'aiuto e l'affiancamento di Legambiente lavoreremo con sempre maggior impegno in favore della nostra responsabilità aziendale, migliorando di conseguenza tutte le nostre performance in termini di etica ed ecosostenibilità, soprattutto quelle legate al rapporto con la comunità che ci è più vicina, senza dimenticare ovviamente il nostro vasto pubblico che ha ormai raggiunto dimensioni sovranazionali"
Salvalarte è anche una campagna scientifica che vuole porre l'attenzione sugli effetti dello smog sui beni culturali. Le opere d'arte, disseminate lungo il nostro Paese, infatti, sono esposte ad agenti inquinanti come il particolato, che annerisce i marmi, o l'anidride solforosa, che corrode e sbriciola la pietra di statue e monumenti. Oltre al monitoraggio della qualità dell'aria nelle aree museali, con Salvalarte viaggia la mostra I nemici dell'arte rivolta alle scuole per spiegare gli effetti dello smog sui monumenti e le strategie per tutelarli. Un problema, quello dell'inquinamento, che non riguarda solamente le opere situate all'aria aperta, ma anche le strutture museali penetrando all'interno e alterandone la qualità degli ambienti.
Duecento musei italiani sono inoltre protagonisti dell'indagine, effettuata da Salvalarte insieme a ICOM Italia, che fotografa la loro situazione finanziaria e organizzativa, per comprendere quali risorse mancano a queste strutture e come vengono gestite.Tutte iniziative per far luce sui gioielli nascosti del nostro Paese, per farli conoscere e apprezzare, ma anche per attivare tutte le energie per recuperarli dall'abbandono e dal degrado.