Con l’approvazione del D.Lgs. 117/2017, il “Codice del Terzo settore”, per la prima volta nel sistema giuridico nazionale, è stata riconosciuta e finalmente promossa l’esistenza di strumenti finanziari non speculativi, pensati per sostenere i soggetti di Terzo settore impegnati nel perseguimento dell’interesse generale.
Il Legislatore ha saputo cogliere le trasformazioni che stanno caratterizzando il mondo del non profit anche in Italia. Sono anni, infatti, che termini come impact investing, crowdfunding e social lending stanno prendendo piede nel nostro Paese senza, però, che tali fenomeni riescano ad ottenere un riconoscimento giuridico preciso, in grado di regolamentarne flussi, partecipazioni e, di conseguenza, limitandone lo sviluppo. Al tempo stesso, il Terzo settore strutturato e consolidato manifesta invece con sempre maggior forza la necessità di beneficiare di una dotazione economica adeguata agli ambiziosi obiettivi che si prefigge di raggiungere.