Sostenibile e «pensando ai figli»: l’economia secondo Jacques Attali. L’intervista integrale con l’economista francese, consigliere di Mitterrand e Macron, su «Buone Notizie» in edicola gratis con il Corriere. (Scopri di più su: Corriere.it)
«Le decisioni importanti della vita si prendono nell’interesse dei figli, l’economia è positiva solo quando va a beneficio delle generazioni future, oltre che della nostra». Jacques Attali, 74 anni, economista francese, consigliere (nonché amico) di diversi presidenti, a partire da François Mitterrand fino all’attuale Emmanuel Macron, in un’intervista a «Buone Notizie» in edicola domani gratis con il Corriere indica la sua via. Fondatore di PlaNet Finance, oggi Positive Planet, una delle prime Ong impegnate nella microfinanza e nello sviluppo sostenibile, critica i modelli del Ventesimo secolo, si scaglia contro la dittatura del guadagno immediato e propone un modello diverso.

«L’economia sociale rappresenta già il 10% dell’economia mondiale ed è in rapida crescita. Il crowdfunding supererà i 1.000 miliardi nel 2020. Ma non basta. Bisogna promuovere un’economia che riunisca tutte le entità che producono beni o servizi, sia di mercato che non, in un modo economicamente sostenibile e utile sia ai lavoratori sia ai clienti, alla comunità e alle generazioni future». Nella classifica delle nazioni in base al loro grado di positività ai primi posti ci sono i Paesi del Nord Europa, che godono del tenore di vita più elevato del mondo. «Non è una coincidenza — commenta — perché l’economia positiva è anche redditizia». Attali pubblicherà tra qualche mese una classifica delle aziende in base al loro impegno per l’economia positiva, da cui, dice, emergerà qualche sorpresa.

Come si immagina il mondo nel 2100? «Felice, che ha superato un cataclisma spaventoso e che ha capito la necessità per l’umanità di vivere in armonia: soltanto se siamo uniti potremo sopravvivere». L’armonia vera cercano di diffonderla a Rondine, un piccolo borgo medievale a 12 chilometri da Arezzo che si è conquistato il titolo di «Cittadella della Pace» e che tre anni fa è stato candidato al Nobel per la sua «scuola» di convivenza. L’Associazione «Rondine Cittadella della Pace», infatti, accoglie e fa studiare nella «World House» giovani provenienti da Paesi in guerra: Africa, Medio Oriente, Balcani. Quando tornano a casa, potranno spiegare in prima persona che i conflitti, da quelli politici a quelli in famiglia, si possono risolvere parlando e non sparandosi.

Su «Buone Notizie» potrete leggere anche storie di coraggio. Come quella di Andrea Chiarotti. La sua carriera di hockeista è stata fermata di colpo a causa di un incidente 25 anni fa: cadde da un ponte con la moto e la gamba rimase su. Oggi «Ciaz» guida la nazionale paralimpica che parteciperà per la terza Paralimpiade a Pyeongchang, Corea del Sud, dal 9 marzo. E troverete un approfondimento su come i bambini vivono il mondo del web e un’inchiesta sull’impegno di chi vive con un malato di Alzheimer.

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