Come cittadini italiani facciamo appello al senso di responsabilità ed alla lungimiranza delle Istituzioni affinché sappiano esprimere una nuova politica di solidarietà e di cooperazione internazionale che metta finalmente al centro di ogni sua azione la persona umana e i suoi diritti fondamentali. Una nuova politica che abbandoni il paradigma esclusivo del profitto e della crescita economica indiscriminata e che promuova uno sviluppo proteso al miglioramento delle condizioni di vita nel loro insieme e non solo della dimensione economica.
L'iniqua distribuzione delle risorse a livello mondiale, il mancato rispetto dei diritti fondamentali della persona e delle comunità, lo sfruttamento incontrollato e insostenibile delle risorse naturali, costituiscono una grave minaccia alla sicurezza di ciascuno di noi che non è più possibile ignorare. E' necessario e urgente un profondo cambiamento che crei le condizioni per un mondo più giusto, probabilmente l'unico mondo possibile.
Riteniamo che la solidarietà internazionale tra i popoli debba essere alla base delle politiche nazionali e internazionali dell'Italia, in coerenza con gli obiettivi sanciti dalla Costituzione per la realizzazione della Pace e della Giustizia tra i popoli. Le politiche e le attività di cooperazione allo sviluppo, basate sul legittimo protagonismo delle popolazioni e delle istituzioni del Sud del mondo, devono costituire la principale manifestazione della solidarietà internazionale del Paese. A tal fine è fondamentale la piena partecipazione anche nei processi decisionali, delle rappresentanze di tutte le componenti della società civile, del Nord e del Sud del mondo, attive nella solidarietà e nella cooperazione internazionale.
Per dare attuazione a questa nuova cooperazione è urgente e indispensabile sviluppare politiche coerenti garantendone l'adeguato finanziamento, nel rispetto degli impegni assunti con la Comunità internazionale dal nostro Paese (ad esempio gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, il Protocollo di Kyoto, gli accordi per la Cancellazione del Debito).
Per questo chiediamo al Governo ed al Parlamento italiano di adottare ogni misura atta a promuovere questa nuova politica di solidarietà e cooperazione internazionale ed in particolare di:
Assicurare con la Legge Finanziaria 2008 il rispetto di questi principi e le risorse necessarie alla sua piena attuazione, confermando, come minimo, le previsioni del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria approvato per gli anni 2008-2010.
Approvare in tempi brevi una legge di riforma della cooperazione allo sviluppo che rispetti pienamente questi principi, dotata degli strumenti, dei mezzi e delle risorse necessarie alla sua piena attuazione.
Per maggiori informazioni: http://www.arci.it/news.php?id=8483