di Stefano Arduini
Lo ha annunciato il ministro Giovanardi
Un carcere per il recupero di tossicodipendenti condannati a pene detentive che non permettono il loro assegnamento a comunità. Sarà inaugurato a marzo in Emila Romagna, e avrà caratteristiche particolari: ampi spazi all'aperto, attività socioculturali e strutture mediche che possano garantire il recupero dei detenuti, proprio in comunità. ''L'idea -spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, intervenuto all'incontro 'Strategie nazionali e internazionali nella lotta alla droga'- è di togliere dal carcere i tossicodipendenti che hanno commesso reati compatibili con il loro affidamento alle comunità. E' evidente che chi è condannato per omicidio non può uscire dal carcere, ma non per questo si rinuncia ll'idea di un recupero dalla tossicodipendenza''. Un tema, quello del recupero, che per Giovanardi deve essere affrontato in modo ''articolato'': con il carcere, le comunità e la legge, come si tenta di fare con il ddl che ''prevede la possibilità di rimanere in comunità anche con sentenze passate in giudicato, per evitare che venga troncata l'esperienza di recupero come attualmente avviene. Insomma -sottolinea il ministro- serve quel mix di repressione verso il fenomeno dello spaccio e del consumo, unita all'attenzione per il recupero del tossicodipendente''.
Vita, 16 febbraio 2005