Venerdì 21 settembre 2007, a Ginevra, il VIS parteciperà, come uno dei 4 membri della delegazione non governativa italiana, all'annuale giornata di discussione organizzata dal Comitato ONU sui diritti dei bambini e degli adolescenti presso l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, per approfondire uno degli articoli/diritti della Convenzione di New York.
La giornata sarà dedicata, nello specifico, all'articolo 4: "Allocazione di risorse per i diritti dell'infanzia - responsabilità dei Governi" in merito al quale il Gruppo di lavoro per la CRC - Convenzione sui diritti dell'infanzia e della adolescenza, di cui il VIS è tra le ONG maggiormente attive, ha formulato delle raccomandazioni.
Il Gruppo di lavoro per la CRC, costituitosi nel 2000 per elaborare un rapporto sulla condizione dell'infanzia in Italia, supplementare a quello presentato dal Governo italiano, da sottoporre al Comitato ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, nell'ultimo Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC nel nostro Paese ha incluso uno specifico paragrafo sulla questione delle risorse destinate all'infanzia e all'adolescenza in Italia e da parte dell'Italia nell'ambito della cooperazione internazionale.
Nel documento si raccomanda che i Governi istituiscano un Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza; che si introduca un sistema di monitoraggio per analizzare annualmente la quota di risorse dedicate; che si implementino le risorse mirate alla promozione e protezione dei diritti dei bambini e che i Governi garantiscano uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale per quanto riguarda i livelli essenziali delle prestazioni relative ai diritti sociali per l'infanzia e l'adolescenza.
"La questione non è meramente quantitativa, ma anche qualitativa. - dichiara Carola Carazzone, responsabile dell'Ufficio Diritti Umani del VIS - E' necessario un nuovo approccio, anche a livello di cooperazione internazionale: il Governo italiano deve svincolarsi da un'ottica di mero aiuto, di assistenza, di rincorsa delle emergenze: è necessaria una impostazione nuova che passi dalla semplice soddisfazione dei bisogni alla promozione e protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, in Italia e all'estero, come soggetti attivi di sviluppo umano.
Oggi le associazioni e le organizzazioni non governative hanno, anche grazie alle più recenti tecnologie, nuovi strumenti di controllo, monitoraggio, denuncia e advocacy per i diritti umani e la partecipazione al Day of General Discussion del Comitato ONU sui diritti dei bambini e degli adolescenti è una dimostrazione importante. L'Ufficio diritti umani del VIS da 5 anni promuove il lavoro in rete della società civile ed oggi iniziamo a raccoglierne i primi frutti."
"Riteniamo fondamentale e da sempre andiamo diffondendo la necessità di una visione integrata nelle politiche di lotta alla povertà ed all'esclusione dei più deboli, in cui tutte le componenti - compresa quella decisiva della promozione e protezione dei diritti umani - ricevano un risalto ed un impulso armonico e coordinato. - aggiunge Massimo Zortea, Presidente del VIS - E' un compito qualificante delle politiche generali degli interi governi, in particolare di quello italiano, e non solo dei ministeri preposti agli affari esteri o alla cooperazione internazionale. Solo incardinando e armonizzando questi obiettivi entro gli orizzonti ultimi dell'azione di governo sarà possibile conseguire risultati efficaci e duraturi."