Dal welfare aziendale a quello di comunità, una sfida possibile grazie all’accordo tra JOINTLY-Il welfare condiviso e CGM, il network di cooperative sociali italiane.
La partnership innovativa tra la startup a vocazione sociale e CGM rappresenta un chiaro esempio di commistione tra welfare privato e pubblico nato con l’obiettivo di creare un nuovo modello di impresa sempre più sociale.
Milano. Dare risposte concrete ai bisogni delle persone in una logica di sussidiarietà: con questo obiettivo è nata la partnership tra
JOINTLY – Il welfare condiviso, rete di condivisione e di progettazione di servizi di welfare aziendale, e il network di cooperative sociali italiane
CGM – Consorzio Gino Mattarelli, che attraverso la sua conoscenza del territorio faciliterà il passaggio dal welfare aziendale a quello di comunità indirizzando meglio l’offerta e massimizzando l’efficacia degli interventi.
L’importanza di questa collaborazione è stata ribadita da JOINTLY durante la partecipazione alla prima giornata di lavori della 13a Convention di CGM, svoltasi l’1 e il 2 febbraio a Milano e intitolata “Tutta un’altra impresa – Sociale, creativa e sostenibile”.
“La partnership con il Consorzio è per noi fondamentale; al fine di sviluppare un welfare aziendale indirizzato ai bisogni delle persone è necessario declinare sui territori un’impostazione di welfare condivisa a livello centrale – ha dichiarato Francesca Rizzi, CEO di JOINTLY. Per essere efficace JOINTLY non può fare a meno di chi in quei territori opera e conosce di cosa c’è bisogno: è per questo motivo che per noi le imprese sociali del mondo CGM non sono meri fornitori, ma diventano assieme a noi protagonisti nel localizzare l’analisi dei bisogni, la progettazione e l’erogazione dei servizi”, ha concluso Rizzi.
Per rendere più proficua la collaborazione tra JOINTLY e CGM sono state avviate una serie di iniziative formative e di ascolto, volte alla reciproca comprensione dei vantaggi di un’azione sinergica locale, in modo da far evolvere l’analisi dei bisogni, la progettazione e l’erogazione dei servizi nella direzione di operare una transizione da un welfare centrale ad uno sempre più locale, comunitario e vicino ai bisogni concreti delle persone. In questo la conoscenza che il network di CGM ha delle realtà territoriali rappresenta per JOINTLY lo strumento migliore per rendere concreta questa sfida.
“Il welfare aziendale è una delle sfide attuali più interessanti che CGM sta affrontando. Ogni giorno le nostre realtà sul territorio vengono stimolate e coinvolte in progetti che richiedono una risposta concreta ai bisogni di una popolazione in continua evoluzione. Welfare aziendale e di comunità è prima di tutto comprensione, progettazione e visione. Pensiamo che la partnership con JOINTLY ci permetta di poter massimizzare al meglio le risposte necessarie ai bisogni che vengono presentati alla nostra rete”, dichiara Stefano Granata, Presidente di CGM.