Sono stati presentati il 20 dicembre scorso a Roma i primi risultati del Censimento permanente delle Istituzioni Non Profit. La fotografia scattata dall’Istat restituisce un settore in crescita, sia in termini di numero di organizzazioni che di risorse impiegate. (Scopri di più su: IrisNetwork.it)

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2015, le istituzioni non profit attive in Italia sono 336.275 (+ 11,6% rispetto al Censimento del 2011), e impiegano più di 5 milioni 529 mila volontari (+ 16,2%) e 788 mila lavoratori dipendenti (+ 15,8%).

Ricordiamo che nel 2016 l’Istat ha avviato la prima edizione del Censimento permanente delle istituzioni non profit, svolgendo nel periodo novembre 2016 – aprile 2017 la rilevazione campionaria che ha coinvolto circa 43 mila unità. Si è data così attuazione alla strategia definita dall’Istat per i censimenti permanenti, che prevede la realizzazione di indagini campionarie ad integrazione dei registri statistici e dei dati di fonte amministrativa.

I dati resi disponibili riguardano il numero di istituzioni non profit attive in Italia al 31 dicembre 2015 e le loro principali caratteristiche strutturali (forma giuridica, attività svolta, risorse umane impiegate). Viene inoltre restituito un quadro più ampio delle attività svolte profit in relazione all’orientamento verso i destinatari dei servizi erogati (mutualistico o solidaristico) e alle finalità perseguite (promozione e tutela dei diritti, sostegno e supporto a soggetti deboli o in difficoltà, cura e sviluppo dei beni comuni).

Rimandiamo alla Nota Metodologica rilasciata dall’Istat per il quadro completo dei dati diffusi, mentre a seguire riproponiamo alcune delle slide diffuse durante la presentazione del 20 dicembre 2017 (Fonte Istat).
Nel corso del 2018 l’Istat completerà il quadro informativo con ulteriori dati e una serie di approfondimenti su: lavoratori esterni impiegati e categorie professionali di lavoratori retribuiti e volontari; attività svolte e servizi erogati; dimensioni economiche e tipologia di attività economica svolta (market o non market); voci di bilancio e fonti di finanziamento prevalente; governance e capacità di coinvolgimento dei soci/lavoratori/volontari e degli stakeholder nella definizione delle strategie istituzionali; attività orientate a ridurre vulnerabilità ed esclusione sociale. Saranno infine diffuse informazioni su relazioni e partnership con altri attori del sistema socio-economico, nonché informazioni relative agli strumenti di comunicazione adottati in relazione agli obiettivi prefissati e alle modalità di raccolta fondi attuate.

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