La Lista rossa elenca attualmente 41.415 specie, 16.306 delle quali a rischio di estinzione (rispetto alle 16.118 dell'anno scorso). Il numero complessivo di specie estinte ammonta adesso a 785, e altre 65 sopravvivono solo in cattività (zoo o acquari) o in allevamento.
Un mammifero su quattro, un uccello su otto, un anfibio su tre, e il 70% delle piante catalogate nella Lista rossa 2007 sono in pericolo. Il 98% delle specie sono minacciate a causa dell'attività umana: grandi scimmie, coralli, avvoltoi e delfini tra le specie per le quali l'edizione 2007 della Red List lancia l'allarme. Il gorilla passa dalla categoria "endangered" (in pericolo) a "critically endangered (gravemente minacciato) mentre per la prima volta vengono inserite come minacciate alcune specie di coralli.
Julia Marton-Lefèvre, direttore generale della World Conservation Union (IUCN), ha dichiarato: "La Lista rossa di quest'anno mostra che gl'inestimabili sforzi fino ad ora fatti per proteggere le specie non sono sufficienti.
Il tasso di perdita di biodiversità sta aumentando, e dobbiamo agire subito per ridurlo in modo significativo e bloccare la catastrofe mondiale dell'estinzione. È un risultato che possiamo raggiungere, ma solo con uno sforzo coordinato a tutti i livelli della società". La Red List of Threatened Species dell' IUCN è universalmente riconosciuta come lo studio più affidabile delle specie mondiali, che vengono classificate in base al rischio di estinzione.
L'analisi controlla attentamente il declino in atto della biodiversità mondiale e l'impatto della specie umana sulla vita sulla Terra. Jane Smart, responsabile del programma Specie dell'IUCN, ha sottolineato: "Dobbiamo conoscere la situazione esatta delle specie se vogliamo poter adottare le azioni più opportune.
La Lista rossa lo fa misurando lo stato globale della biodiversità, il tasso di sparizione, e le cause del declino".