Il presidente dell'Anci, Leonardo Dominici, non ha dubbi: «Il blocco totale del traffico è inevitabile». E chiede un incontro urgente al ministro Matteoli per un esame delle normative europee. Ecco le iniziative messe in piede a Roma, Firenze e Milano Legambiente: «Vogliamo un mercoledì da pedoni» QUI ROMA «Se dall'incontro del prossimo 16 febbraio con il governo non verranno risposte coerenti sui problemi dell'inquinamento urbano, dovremmo fare un blocco del traffico in tutte le città italiane, come proposto dal sindaco di Torino, Sergio Chiamparino». Così il sindaco di Roma, Walter Veltroni, nel suo intervento ieri al congresso dei Verdi ha ricordato che «il problema inquinamento consiste in una scelta di priorità. Se si sceglie cioé una politica di compatibilità ambientale o meno». Veltroni ha poi ricordato che «un anno e mezzo fa ho visto il presidente del Consiglio e gli dissi che in Italia c'era già una emergenza ambientale. Da allora ad oggi non è successo nulla. Matteoli ha poi detto - ha aggiunto Veltroni - di aver stanziato 400 milioni di euro per la lotta all'inquinamento, non ne abbiamo visto ancora uno». Sono quattro le richieste principali del sindaco di Roma in tema di inquinamento: l'estensione agli edifici privati dell'obbligo di installare pannelli solari, obbligo che il comune di Roma ha già reso attuativo per tutti gli edifici pubblici; gli incentivi per la rottamazione dei mezzi inquinanti, in particolare per i motorini, il raddoppio degli stanziamenti per il trasporto pubblico, e in ultimo una data certa per il divieto dell'utilizzo delle caldaie a carbone. «Dei cinque parametri dell'inquinamento ambientale - ha ricordato il sindaco - Roma rientra in quattro. Solo per quanto riguarda il parametro delle polveri sottili la capitale non vi rientra. Ho letto però sui giornali un dato rassicurante per la salute dei cittadini: il 30% delle polveri sottili, come risulta da una indagine dell'Arpa, è di origine meteorologica». QUI MILANO Nel capoluogo Lombardo le macchine che inquinano potrebbero pagare l'ingresso: l'ipotesi è stata avanzata dell'assessore all'Ambiente Domenico Zampaglione, che ne ha parlato alla riunione sui problemi dello smog che si è svolta ieri in Regione con sindaci e assessori dei Comuni capoluogo e delle Province delle zone critiche (Milano Como Sempione; Brescia e Bergamo). «Stiamo studiando tutte le possibili soluzioni per evitare la circolazione dei mezzi che inquinano di più - ha spiegato l'assessore - e una è delle ipotesi è quella di introdurre una sorta di road pricing, di costo di ingresso, da adottare l'anno prossimo o i successivi, non certo come provvedimento di emergenza». Ormai la situazione è vicina all'emergenza, dato che la centralina di Juvara, a Milano, ha registrato un livello di polveri sottili di 123 microgrammi per metro cubo contro un limite di 50. E a Trezzo d'Adda il Pm10 è arrivato addirittura a 226. Anche per questo, dopo la riunione la Lombardia ha deciso di moltiplicare i giorni di circolazione a targhe alterne. La decisione precedente era stata di un giorno alla settimana (il giovedì) per un mese. L'assessore regionale all'Ambiente, Franco Nicolo Cristiani, ha deciso di rilanciare con quattro giorni filati di targhe alterne per la prossima settimana e in contemporanea il blocco dei veicoli non catalizzati. Così da martedì a venerdì fra le 8 e le 20 non potranno circolare i mezzi non catalizzati, mentre gli altri potranno viaggiare solo a targhe alterne (targhe pari i giorni pari e targhe dispari gli altri). Per il 20 febbraio poi è confermata la domenica senz'auto. QUI FIRENZE Mercoledì è stato il ventottesimo giorno dall'inizio dell'anno a registrare il superamento del limite per le polveri fini stabilito dall'Unione Europea. La giunta comunale di Firenze annuncia ulteriori limitazioni del traffico, che resterebbero in vigore fino alla fine di aprile, nel caso in cui si arrivasse ai trentacinque giorni. In tal caso scatterà un nuovo provvedimento di targhe alterne, il martedì e il giovedì, da aggiungere ai tre giorni di blocco già in essere, in vigore dalle 8 alle 19, per le auto non catalizzate, e al mercoledì ecologico che mette lo stop alle autovetture Euro 1 immatricolate prima del 1 gennaio del '97. Il nuovo giro di vite scatterà il primo martedì dopo il trentacinquesimo giorno del superamento e, se le condizioni meteo dovessero confermarsi quelle previste da laboratorio Lamma, cioè bel tempo con alta pressione, la data potrebbe essere il prossimo 22 febbraio. L'assessore all'Ambiente del Comune, Claudio Del Lungo, ha chiamato in causa il governo, in primis il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, in quanto «l'Italia non ha recepito la direttiva europea 30 del '99 che imponeva agli stati membri di adottare azioni tese a diminuire l'inquinamento». La Nuova Ecologia, 11 febbraio 2005

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