Il tema di quest'anno è "Suicide prevention in life spam", ovvero la prevenzione del suicidio nell'arco della vita. Nel mondo ogni anno circa un milione di persone muore per suicidio. Il suicidio rappresenta circa il 3 per cento delle cause di morte. Negli adolescenti sotto i 15 anni il suicidio è la prima causa di morte in alcuni Paesi: Cina, Svezia, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda. Il suicidio è invece la prima causa di morte per le persone dai 15 ai 24 anni in moltissimi Paesi ed è una delle cause primarie di morte in tutti i Paesi del mondo per i giovani adulti e gli adulti tra i 25 e i 60 anni.
Secondo l'Oms, dal 1950 al 1995 la percentuale di morti per suicidio è cresciuta globalmente del 60 per cento. Tutte le agenzie di prevenzione del suicidio, a partire dall'Oms sostengono che le helpline siano utili nella prevenzione dei comportamenti suicidi, anche quando non "salvano la vita" in senso letterale da un tentativo di suicidio, e includono il "telephone crisis intervention" nelle proprie linee guida.
In una prospettiva di genere, gli uomini si tolgono la vita in misura tre volte maggiore delle donne (fa eccezione la Cina, soprattutto nelle aree rurali), ma le donne - in particolare in giovane età - tentano il suicidio più degli uomini. Nel complesso i tentati suicidi sono da 10 a 20 volte di più dei suicidi commessi. Gli uomini di solito usano metodi con maggiore possibilità di esito fatale, sono meno propensi a cercare aiuto per i loro problemi emozionali e fanno maggiore uso di alcol e droghe. Il suicidio nei bambini e nei giovani adolescenti (meno di 15 anni) è presente ma raro e rappresenta il 2 per cento di tutti i suicidi.
Ricorrono nelle loro storie violenze e abusi fisici e psicologici, dipendenze da alcol o droghe in famiglia, depressione.
I dati sul suicidio sono estremamente difficili da valutare e spesso sottovalutati, spesso a causa del tabù che tuttora rappresenta e della riluttanza a rendere pubblici i casi di suicidio, soprattutto fra gli anziani, oltre che per un reporting spesso sommario.
I disturbi psichici sono associati al 90 per cento dei suicidi. In particolare depressione, schizofrenia, disturbi della personalità. E poi abuso di sostanze, alcolismo (tra il 5-10 per cento di chi è dipendente si toglie la vita), malattie fisiche croniche e dolorose, cancro e Hiv in primis, ma anche disturbi neurologici. Tra i fattori ambientali problemi di relazione e familiari, violenze subite, lutti, divorzi e separazioni, altri eventi traumatici recenti, solitudine. Influiscono in modo rilevante le condizioni economiche, tracolli finanziari, povertà, disoccupazione, emigrazione.
Il 10-14 per cento di chi ha tentato il suicidio si toglie la vita. Info: www.med.uio.no/iasp - mm

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