La vicenda dei cantieri navali STX che vede protagoniste Italia e Francia ha rafforzato in me un sospetto. Ci arrivo subito. Tutti ormai sappiamo che quei cantieri erano in mani coreane. Erano in mani straniere.
  • Fabrizio Amadori
Ci sono però stranieri e stranieri. E gli stranieri "italiani" sono più pericolosi degli stranieri "asiatici", e questo nonostante o appunto perché sono europei. E sottolineo "appunto". Infatti - ed eccomi arrivato al mio sospetto - da quando c'è l'Unione europea si è scatenata una lotta a chi conta di più, con il tentativo dei tedeschi e dei francesi di rimarcare una posizione speciale, e di creare una coppia con comandante in prima e comandante in seconda dell'Unione. Ma questo è intollerabile.

Ovviamente i francesi puntano a diventare loro i comandanti veri dell'Europa, ma sanno che la lotta coi tedeschi sarà dura considerata la schiacciante superiorità economica dei germanici. Nel frattempo dal ring vanno spazzati via tutti i possibili concorrenti, e ora che il Regno Unito è sparito dall'orizzonte, è rimasta, per dimensione demografica nonché economica, l'Italia.

L'Italia è un concorrente pericoloso per la Francia, la quale sa di non superare il Belpaese per forza manifatturiera - ossia economia reale - e capacità di esportare prodotti nel mondo, nonché per questioni di brand, essendo il "made in Italy" da tempo pari sono a quello tedesco e a quello statunitense. I francesi non ci perdonano molte cose, a partire dalla nostra capacità di concorrere con loro nel settore del vino, e di superarli nel settore del cibo. I francesi insomma soffrono la concorrenza italiana più di altre, e questo lo diceva già l'Avvocato Agnelli.

Forse è meglio capire se l'Europa sia veramente un'occasione per tutti o solo per alcuni, e se l'Italia rimanendo dentro non faccia il gioco di quelli che usano un'unione internazionale per fare solo e soltanto gli interessi nazionali.

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