Si è tenuta martedì scorso, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, la presentazione dei dati della XI edizione dell’Osservatorio Isnet sull’impresa sociale. (Scopri di più su:
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Nell’anno del suo decennale, Isnet ha interrogato i propri panel di cooperative sociali (400), imprese sociali ex lege (100) e società benefit con certificazione B Corp ad oggi presenti in Italia, per valutare la capacità dell’impresa sociale di cogliere le trasformazioni in atto (Riforma del Terzo settore) come un’opportunità.
I dati di sentiment rilevati restituisco un’immagine di un ecosistema in crescita (+8,4%) con un’ulteriore previsione positiva per la chiusura 2017. In termini occupazionali, il 39% degli intervistati prevede un aumento di personale per il 2017 (trend in aumento rispetto al 2016). Un andamento che rivela un certo dinamismo, che però non sempre si accompagna ad una piena capacità di cogliere le opportunità: il 70% dichiara di non aver completamente raggiunto gli obiettivi di innovazione, per mancanza di risorse.
L’Osservatorio ha poi realizzato, in partnership con Banca Etica, un approfondimento sugli strumenti per lo sviluppo delle imprese sociali, con l’obiettivo di sondare lo stato dell’arte e le sfide aperte per l’impresa sociale in merito alle novità introdotte dalla Riforma. I nuovi strumenti di capitalizzazione (social bond, capitali di rischio, equity crowdfunding, social lending) sembrano essere poco o per niente noti al 64,5% degli intervistati. Un 8% afferma di essere pure contrario a queste forme di capitalizzazione per timore di perdere in termini di governance: tra questi, risulta abbastanza diffuso il ricorso ai soci sovventori in caso di esigenze finanziarie.