Lunedì, 10 luglio, a margine del vertice dell’Eurogruppo, i ministri delle Finanze Ue hanno discusso dei progressi negoziali sulla tassa europea per le speculazioni finanziarie. Come Acli è qualcosa che ci sta a cuore: è infatti dal 2010 che sosteniamo la Campagna italiana 005, sezione italiana della coalizione internazionale Ttf – Tassa sulle transazioni finanziarie che raccoglie 60 organizzazioni tra Ong, sindacati e realtà del mondo associativo italiano.

La coalizione propone di inserire una piccola tassa europea su tutte le transazioni finanziarie (Ttf): questa tassa se applicata a tutte le transazioni sui mercati finanziari agirebbe da deterrente contro le operazioni di carattere meramente speculativo, senza penalizzare le posizioni di chi investe con l’orizzonte di medio-lungo periodo. Il gettito della tassa potrebbe essere usato per contrastare la povertà in Italia, per esempio.

Sul sito Zerozerocinque, puoi avere tutte le informazioni sulla campagna. La campagna 005 chiede al Premier Gentiloni di esprimersi pubblicamente a sostegno del disegno della Ttf europea e di assumere l’impegno pubblico a destinare il gettito dell'imposta a misure di lotta alla povertà in Italia, a programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo e a interventi di contrasto al cambiamento climatico.

Secondo recenti stime della Commissione europea, la Ttf potrebbe generare 22 miliardi di euro all’anno per i 10 Paesi del negoziato. In Italia le entrate erariali, secondo le stime della Commissione e dell'istituto tedesco di ricerca economica (Diw), oscillerebbero tra i 3 e i 6 miliardi di euro all'anno. È stato inoltre calcolato che il mancato accordo del 2016 è costato per i Paesi del negoziato 12,5 miliardi di euro di gettito perso dal 6 dicembre scorso.

In vista dell’incontro del 10 luglio, 52 esperti di finanza hanno manifestato il proprio sostegno alla misura con una lettera aperta indirizzata ai 10 capi di Stato e di governo dei Paesi coinvolti. Gli esperti descrivono la Ttf come una misura capace di garantire maggiore stabilità e resilienza finanziaria e di generare considerevoli entrate fiscali per i governi.

Secondo Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, “la Tassa sulle transazioni finanziarie deve decollare come la prima di una serie di misure volte a premiare e garantire una finanza vera, perché a servizio di uno sviluppo realmente umano. L'Ocse ha recentemente reso noto che il divario dei redditi ha raggiunto livelli talmente insensati da mettere a rischio la coesione sociale”.

La campagna ha raccolto oltre 1 milione di firme ma i Governi europei non hanno ancora approvato una legge comune sulle transazioni finanziarie.

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