Migrazioni/Social enterprise Boatcamp: 400 ragazzi da Civitavecchia a Barcellona per discutere di economie delle migrazioni e impresa sociale.

Roma. Sono 400 i boat campers che partendo da Civitavecchia il 1 luglio a bordo della M/n Cruise Roma di Grimaldi Lines hanno raggiunto oggi Barcellona dove si svolgerà, presso l'auditorium Campus de la Ciutadella, uno degli appuntamenti clou del ricco palinsesto di conferenze tenute da oltre 30 speaker. Al centro della quattro giorni l'analisi di modelli di impresa sociale all'avanguardia che hanno saputo valorizzare il ruolo dei migranti e un'analisi sulle economie delle migrazioni.

Il Boat Camp, arrivato alla sua seconda edizione, è ideato e promosso da Fondazione ACRA (www.acra.it) e Gruppo Cooperativo CGM (www.cgm.coop)- con il supporto organizzativo di OPES IMPACT FUND (www.opesfund.eu) e Ashoka (www.ashoka.org/it) e la partnership strategica di Enel - e nasce dalla volontá condivisa della realtà organizzatrici di scommettere su nuovi modelli di sviluppo, nuove generazioni e nuovi talenti in grado di rinnovare il tessuto dell'economia sociale nel nostro Paese e a livello internazionale.

"L'impresa sociale ha la potenzialità di trasformare in risorsa quello che gran parte del mondo vede come minaccia" - ha ricordato durante la cerimonia di apertura Stefano Granata presidente del Gruppo cooperativo CGM. "Abbiamo scelto di percorrere questo viaggio in mare perche è il simbolo del divenire e dell'incontro tra i popoli. Sono molti i giovani partecipanti di questa edizione che con i loro nuovi linguaggi, le loro visioni, la capacità di contaminarsi attraverso il confronto e le idee possono portare un grande contribuito all'iniziativa e più in grande alle imprese sociali".

Tra le novità di questa edizione l'opportunità di poter approfondire attraverso dei workshop alcuni temi chiave per l'organizzazione delle imprese sociali come l'importanza di un corretto storytelling, il branding, la misurazione dell'impatto sociale, innovazione e tecnologia.

Mauro Berruto CEO della Scuola Holden ed ex allenatore della nazionale maschile di pallavolo ha ricordato come oggi il concetto di confine sia cambiato "esistono nuovi confini più liquidi in senso materiale come il mare, mentre il potere di uno sport come il calcio e il potere del linguaggio rimangono universali". Le imprese sociali che possono contare sul linguaggio universale dello sport hanno tra le mani la possibilità di fare cose grandissime. "Possiamo considerare l'impresa sociale come una squadra intesa in un senso nuovo" - ha proseguito Berruto. "Dobbiamo considerarla come l'ossimoro dell'egoismo del gruppo capace di costruire una superidentità che grazie all'intuizione del singolo fa realizzare il miglior risultato per il gruppo".

Durante le conferenze plenarie è stato approfondito il ruolo della tecnologia al servizio dell'impresa sociale. "La tecnologia da sola non è la soluzione se non serve a cambiare e modificare i comportamenti delle persone" - ha ricordato Matthias Monreal di InterprAID, impresa sociale che offre un servizio di traduzione e interpretariato coinvolgendo le comunità locali. Esistono poi pittaforme come Techsoup che attraverso il meccanismo di donazione della tecnologia software e hardware si adoperano per migliorare l'impatto delle imprese sociali. "L'uso della tecnologia può aiutare le imprese ad accrescere il loro social business" - ha ricordato Emma Togni di Techsoup. "Grazie alla nostra piattaforma di FundSaving mettiamo a disposizione delle imprese sociali tool e strumenti per ripensare il modo in cui lavorano, abbattendo i costi che poi possomo investire nel loro core business".

Tra le innumerevoli sfide della contemporaneità quella della gestione del fenomeno migratorio è senza dubbio una delle più importanti. La seconda edizione del Boat Camp ha voluto essere un'opportunità per i giovani partecipanti per indagare la dimensione economica delle migrazioni e stimolare una riflessione attorno al potenziale delle imprese sociali quali autenitici agenti di cambiamento. La sfida per le imprese sociali del futuro sarà quella di creare nuove opportunità di lavoro, generare impatto economico e contribuire alla progettazione di un futuro più equo e giusto.

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni