Underadio ha avuto l’opportunità di calarsi in uno scenario di grande mobilitazione mondiale promosso dall’Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), che riunisce oltre 160 istituzioni e reti per contribuire alla crescita di consapevolezza dello sforzo che l’Italia è chiamata a fare nel panorama dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Per affrontare questa sfida di sostenibilità, non solo in campo ambientale, ma anche in campo economico e sociale, è evidente che questo impegno veda come indiscussa protagonista la società civile. Per rendere possibile tutto questo, è necessario superare i particolarismi e cercare di rimuovere, passo dopo passo, le gravi discriminazioni che ancora oggi pervadono il territorio mondiale, affrontando le difficoltà con un approccio globale.
Ciò richiede, in primis, una grande opera di sensibilizzazione, a partire dai vertici delle autorità pubbliche per poi proseguire con le imprese, gli scienziati, i ricercatori. Proprio perché tale scopo mira a coinvolgere tutte le generazioni, non è possibile ignorare coloro che saranno il fulcro dei risultati sperati per l’anno 2030.
È proprio qui che interviene il ruolo di UndeRadio nella giornata di Inaugurazione del Festival dello Sviluppo Sostenibile a Napoli, il 22 maggio: ospitati da un teatro meraviglioso quale è il Palazzo Reale, i ragazzi hanno potuto incontrare Davide Marina che ha spiegato loro com’è nata l’idea del convegno.
In più, partecipando al laboratorio, hanno avuto modo di avere una visione simbolica della situazione attuale mondiale: un gruppo era responsabile dei problemi e l’altro degli obiettivi e, dinamicamente, sono riusciti a dimostrare come, se ci si mobilita, esista una soluzione ad ogni problema, come tutto sia strettamente interconnesso da legami indissolubili, simboleggiati dai fili, e come, di conseguenza, ogni problema abbia grandi ripercussioni su tutto il globo e sulla vita sociale.
Il risultato è stato di grande impatto visivo: un’enorme ragnatela di incroci tra punti deboli e strategie di risoluzione.
Questo è ciò che bisognerebbe fare: indossare per un momento gli occhiali di chi vede oltre, di chi spera in un mondo in cui tutti i problemi raggiungano concretamente i rispettivi obiettivi, di chi crede nella collaborazione per soddisfare i bisogni del presente e allo stesso tempo porre le basi per un futuro degno di essere chiamato tale, di chi promuove lo sviluppo reale, quello che migliora la qualità di vita in maniera duratura.
Inoltre, la redazione di UndeRadio, per l'occasione coadiuvata dai ragazzi di Sottosopra Napoli, ha avuto l'opportunità di intervistare Giuliano Poletti, Ministro del lavoro e delle politiche sociali, che ha dato la sua opinione sull'iniziativa affermando che è importante avere chiara la realtà e partecipare ad un grande dibattito che coinvolge tutto il mondo. In più, ha chiarito le sue idee riguardo il lavoro e il futuro delle nuove generazioni.
Successivamente, la redazione ha avuto il piacere di intervistare Susanna Camusso, Segretaria generale della CGIL, la quale ha precisato che la sua associazione fa parte di Asvis e che contemporaneamente è tra le organizzatrici e promotrici dell'iniziativa, ma, soprattutto, è tra quelle associazioni che ritengono fondamentale parlare di grandi temi -cambiamenti climatici, ambiente, qualità della vita delle persone - per poter poi discutere di sviluppo e futuro.
Infine ha affermato che la priorità del nostro paese è stabilire un piano per l'occupazione giovanile e che le risorse si possano trovare in una politica fiscale differente che contrasti realmente evasione e corruzione.
Anche quest’anno, poi, una rappresentanza del Movimento giovani per Save the Children ha sentito il bisogno di riportare in piazza un messaggio forte e conciso. Tra lo stupore dei passanti, più di cinquanta ragazzi hanno simulato, a ritmo di tamburo, quello che dovrebbe essere l’andamento della crescita, intesa come Sviluppo Sostenibile e quindi l’attitudine globale di eguagliare i livelli di benessere economici e sociali di tutti i paesi entro il 2030.
Il flash mob è stato improntato proprio cercando di riportare il diciassettesimo obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu: la Partnership globale. Il partenariato è l’emblema stesso del titolo dell’evento “Che nessuno resti indietro” e racchiude le tematiche della nostra radio, la “partecipazione” mirata all’eliminazione delle “discriminazioni”, che sono radicate in una società che presenta forti diseguaglianze.
Gli investimenti nel capitale sociale rappresentano la chiave per la coesione interna di una società e per l’apertura verso gli altri; rimuovere la sfiducia e favorire comportamenti cooperativi sembrerebbe l’ordine del giorno delle agende internazionali, ma non bisogna dimenticare che il cambiamento ha radici molto più modeste. La civicness, il senso civico, affolla le azioni del nostro Movimento e straripa nelle frequenze della nostra radio.
Articolo a cura di Carolina Luise, Emiliana Calabrese e Maria Zaino, redattrici UndeRadio