Evento conclusivo del Festival: risultati presentati a Mattarella e istituzioni. Gentiloni: grazie per il grande dialogo suscitato. La presidenza del Consiglio si assume il coordinamento della Strategia di sviluppo sostenibile. (
FestivalSviluppoSostenibile.it)
“L’Italia farà la sua parte: adotteremo a livello di governo la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile e a questo proposito voglio ringraziarvi pubblicamente per il contributo straordinario dato da questo Festival. Oggi la partecipazione politica e culturale non è un bene diffusissimo, ma questa iniziativa dimostra che quando c’è un obiettivo valido la partecipazione trova conferma. Grazie non soltanto per offrirci una piattaforma, ma per aver stimolato il dialogo, con il coinvolgimento di tanti soggetti, su un tema che è al centro degli interessi dei cittadini”. Queste le parole del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e della presidente della Camera Laura Boldrini, nel corso dell’evento conclusivo del Festival dello sviluppo sostenibile organizzato dall’ASviS, questa mattina a Montecitorio.
Gentiloni ha dichiarato che, dopo l’adozione del documento di Strategia, la presidenza del Consiglio emanerà una direttiva che specificherà gli obiettivi di ciascun ministero per lo sviluppo sostenibile. “Palazzo Chigi si assumerà il coordinamento dei lavori”, ha detto, “non perché i ministeri dell’Ambiente e dell’Economia non abbiano avuto un ruolo positivo (anzi voglio qui ringraziarli per il grande lavoro svolto), ma perché questo è un obiettivo dell’intero paese ed è giusto che il coordinamento sia svolto dalla presidenza del Consiglio. Gestiremo anche la rendicontazione, con l’obiettivo di fare ogni anno un consuntivo a febbraio sull’attuazione dell’Agenda 2030”.
L’incontro si è aperto col saluto del presidente dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile Pierluigi Stefanini, che ha sottolineato il contributo generoso e disinteressato di tanti soggetti per la riuscita del Festival, che è riuscito a far emergere le grandi potenzialità presenti nella società italiana.
Il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini ha messo in evidenza il grande concorso che ha caratterizzato questa manifestazione e gli impegni sottoscritti per lo sviluppo sostenibile da parte delle imprese e delle istituzioni finanziarie con la
Dichiarazione di Milano, dalle amministrazioni pubbliche nel Forum PA, dalle istituzioni locali con la bozza di
Agenda per lo sviluppo urbano sostenibile, dal mondo accademico con la Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile. “Il mondo intero si sta muovendo in questa direzione e le scelte dell’amministrazione americana non possono fermarlo” ha detto Giovannini; “tuttavia l’Italia nel suo complesso non è ancora su un percorso di sviluppo sostenibile e per correggere la rotta l’ASviS ha presentato proposte lungo sette assi strategici che riassumono i 17 Goal”.
Dopo Gentiloni, e dopo il
videomessaggio del vicesegretario generale dell’Onu Amina Mohammed, è intervenuto Salvatore Rossi (direttore generale della Banca d’Italia), il quale ha sottolineato che lo sviluppo si nutre di ricerca e innovazione, ma anche di coesione sociale. Anche la Banca d’Italia farà la sua parte sul sentiero della sostenibilità, per esempio, abbattendo i costi delle rimesse inviate dagli immigrati ai Paesi d’origine e mettendo a disposizione le sue comprovate capacità di analisi anche in campi lontani della finanza.
Gaetano Manfredi, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane, ha avvertito che in un mondo nel quale il valore immateriale dei beni diventa sempre più importante e in cui è necessario avere a disposizione le competenze giuste, l’Italia è uno dei pochi Paesi in cui l’accesso alla istruzione terziaria ristagna. Il sistema delle università è di fronte a una triplice sfida: il suo ruolo nell’innovazione e nella ricerca, la sua funzione di formazione e quella di agente di trasformazione sociale attraverso l’interazione con un bacino di 1,5 milioni di studenti universitari e le loro famiglie, con la possibilità di ampie sperimentazioni nel campo delle politiche di sostenibilità, dai trasporti all’utilizzo delle risorse, dall’energia all’inclusione di genere.
Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, ha colto l’aspetto ottimistico che deriva da questo Festival: “Ce la possiamo fare, anche se i problemi sono tanti”. Dalla sua esperienza di sindaco di Catania Bianco ha ricavato alcuni esempi dei problemi da affrontare, dalla raccolta differenziata che vede ancora il Sud molto indietro, alla mancanza di strumenti amministrativi adeguati per gestire le aree metropolitane. Il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha sottolineato l’importanza di quantificare gli obiettivi concreti per lo sviluppo sostenibile e la necessità di disporre di competenze adeguate per ciascuno di questi obiettivi, anche attraverso forme di collaborazione tra le università e le istituzioni locali.
L’incontro si è concluso con due premiazioni. Dapprima quella del concorso “Youth in Action for Sustainable Development Goals”, organizzato da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, presentati da Anna Puccio, segretario generale della Fondazione Accenture e da Sabina Ratti, executive director della Fondazione Mattei.
Successivamente, gli studenti vincitori del concorso Miur – ASviS “Facciamo 17 goal. Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, sono stati premiati da Maria Assunta Palermo, dirigente del Miur in sostituzione della ministra Valeria Fedeli, assente per impegni istituzionali, e da Carlo Tamburi, direttore generale di Enel Italia.