Da pochi giorni sono stati avviati i lavori per la costruzione del Muro di separazione israeliano nella municipalità di Beit Jala, a cui appartiene la centenaria Casa di Cremisan dei Salesiani, stretta fra le colonie di Gilo e Har Gilo. L'intero percorso del Muro, incluso il tratto che interessa direttamente la proprietà di Cremisan, è stato stabilito in completa autonomia dalle autorità israeliane, malgrado il parere consultivo rilasciato dalla Corte Internazionale di Giustizia il 9 luglio 2004. Il percorso del Muro corre a monte della Casa Salesiana allo scopo di circondare la colonia israeliana di Har Gilo, che si trova sulla sommità della collina, per collegarla alla municipalità della Grande Gerusalemme istituita unilateralmente da Israele nel 1967. Le autorità israeliane hanno inoltre stabilito che il tratto di Muro lungo il confine tra la Casa di Cremisan e il villaggio palestinese di Al-Walajeh venisse costruito sulla proprietà salesiana, evitando di attraversare il territorio del villaggio stesso: l'insistenza della proprietà salesiana sull'una o l'altra parte del Muro è legata dunque, esclusivamente, a scelte di natura strategica indipendenti dai Salesiani.

"In tanti anni di presenza in questa area l'unica scelta che è stata compiuta è quella di promuovere il dialogo tra i popoli e la condivisione nel pieno rispetto delle individualità, delle diversità religiose e culturali. - ha sottolineato Massimo Zortea, presidente del VIS - Ribadiamo con fermezza il nostro costante lavoro per lo sviluppo umano delle popolazioni, volto alla costruzione di un solido futuro di pace per l'intera area, stremata da anni di guerra e di tensione. Non solo affermiamo ciò con l'impegno e la presenza dei nostri volontari, ma lo confermiamo con la mostra fotografica "Un muro non Basta" che da due anni, in diverse città italiane, sensibilizza sugli effetti e le conseguenze che la costruzione del Muro hanno provocato sulla vita quotidiana della popolazione."

Per questo il VIS fa proprio quanto sottoscritto dal vicario Ispettoriale del Medio Oriente, don Giovanni Laconi, in merito a percorso del Muro ed alla Casa di Cremisan: "[?] La Comunità Salesiana, vittima di una decisione imposta dalle autorità israeliane, si oppone fermamente alla politica di separazione unilaterale; ribadisce la propria completa estraneità alla pianificazione del tracciato del Muro e, allo stesso tempo, rivolge un appello a tutte le autorità competenti per il ripristino della legalità internazionale. [?] Ai Salesiani non è stata mai posta la scelta del lato del Muro, visto che le autorità israeliane hanno deciso a priori la posizione della Casa entro i confini della municipalità da loro stessi tracciati. [?] Di fronte alla costruzione del Muro, la Comunità Salesiana non ha contribuito in alcun modo ad aggravare la difficile condizione del villaggio palestinese, né ha favorito in alcuna forma - diretta o indiretta - la requisizione di terre appartenenti al villaggio stesso.
E' opportuno ricordare che durante lunghi periodi della prima e seconda Intifada i Salesiani hanno permesso il passaggio ai mezzi palestinesi sulle proprie strade interne, vista la mancanza di alternative per i collegamenti tra il nord e il sud dei Territori. Tuttavia, nel momento in cui sono state ripristinate le consuete vie di comunicazione, il passaggio sulla proprietà salesiana non si è più reso necessario. Pertanto, il fatto che la Casa di Cremisan rimanga sul lato del Muro che guarda verso Israele non impedisce agli abitanti del villaggio di Al-Walajeh di raggiungere direttamente il resto della Cisgiordania attraverso la strada pubblica.

I responsabili della Comunità Salesiana - che sono stati e che rimangono aperti al dialogo con gli abitanti della zona, a cui hanno più volte prestato significativi servizi di utilità sociale - rinnovano la più profonda solidarietà al villaggio di Al-Walajeh e all'intera popolazione palestinese ancora sottoposta alle asperità dell'occupazione. Allo stesso tempo, tornano a esprimere la speranza che ogni Muro tra le genti possa cadere per un futuro di pace".

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