E' partita su change.org la petizione per raccogliere il sostegno degli operatori del non profit e di tutta le comunità beneficiarie del loro lavoro per poter sottoporre al sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali On. Luigi Bobba alcuni temi sostanziali prima che siano approvati i decreti attuativi della Legge sul Terzo settore. (Scopri di più su:
Assif.it)
La richiesta e l’auspicio sono nel nome della petizione: che sia una riforma fatta perbene, senza fretta. Perché possa davvero essere d’aiuto al Terzo Settore e alla piena realizzazione di quel "Paese gentile" in cui nessuno rischi di rimanere indietro e in cui siano realizzate pienamente le leggi della Costituzione Italiana.
Abbiamo deciso di scendere in campo per difendere la necessità di trasparenza e di chiarezza delle norme per la raccolta fondi, che è quanto si chiede venga espresso anche dalla legge di Riforma del Terzo settore.
Tale riforma si concretizzerà nei decreti attuativi e per questi chiediamo tempo e spazio di discussione perché la riforma sia la migliore possibile.
Con una lettera all’On. Bobba sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali esprimiamo in 9 punti le esigenze di un settore rappresentato da circa 300 mila organizzazioni non profit che ogni mese mettono a disposizione della comunità 127 milioni di ore di volontariato e la professionalità di quasi 1 milione di lavoratori.
La sostenibilità del Terzo Settore è possibile anche grazie alla generosità degli italiani che non fanno mancare il loro sostegno agli enti. È per questo che occorre permettere alle organizzazioni di continuare a operare nel segno della trasparenza e dell’efficienza, semplificando le norme e chiarendo alcune norme fiscali di difficile interpretazione, per poter garantire servizi insostituibili nella sussidiarietà del welfare.
Per il Presidente Luciano Zanin questo appello di condivisione rivolto alla società civile “Vuole essere un messaggio di disponibilità, non di polemica, e proprio perché riteniamo che questa Legge e i Decreti collegati siano importanti continueremo a dare il nostro contributo e invitiamo il Governo a prendersi il tempo che serve. Abbiamo più bisogno di buone norme che di norme veloci”.