Il Master di II livello in "Migrazione, Cultura e Psicopatologia" istituito dall'Istituto di Psichiatria e Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma va a posizionarsi in un campo ancora poco esplorato nella formazione universitaria italiana, affronta infatti le nuove sfide della psicologia e della psichiatria legate al fenomeno sociale più importante degli ultimi decenni: i movimenti migratori.
L'impegno della Facoltà di Medicina e Chirurgia "Agostino Gemelli" nel campo del disagio psichico dei migranti è la concretizzazione di un lungo progetto iniziato dal 2000 con i Corsi annuali di Perfezionamento Universitario "Salute, malattia e cura in prospettiva trans-culturale" e proseguito nel 2005 e 2006 nei Convegni sulle tematiche legate al multiculturalismo organizzati a Velletri dal professor Pietro Bria (docente presso l'Università Cattolica Sacro Cuore e direttore del servizio consultazione psichiatrica del Policlinico ?A. Gemelli') e dal dottor Emanuele Caroppo (docente presso lo stesso ateneo e Dirigente Medico Psichiatra presso l'azienda ASL Rm H), in collaborazione con il dottor Mario Pinto Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della locale Azienda Sanitaria (Rm H). Lo scorso anno il secondo appuntamento veliterno ha gettato le basi del Master che prende vita nel 2007 con il Patrocinio del Ministero della Solidarietà Sociale e del Ministero della Salute e della Società Italiana di Psichiatria.
Il punto di partenza dei promotori del Master è legato alle difficoltà che gli operatori sanitari, sociali, scolastici etc. sono costretti ad affrontare in un contesto sempre più multiculturale, nel quale le migrazioni in quanto fenomeno sociale complesso rappresentano il nodo fondamentale da sciogliere per poter intervenire e ?incontrare' individui provenienti da sistemi culturali e simbolici diversi e distanti dal nostro. I dati statistici, a cominciare dai Dossier della Caritas, evidenziano come gli attuali flussi migratori presentino caratteristiche specifiche dovute ai recenti mutamenti storico-sociali, eventi che portano il migrante dei nostri giorni a spostarsi e ricollocarsi in maniera differente rispetto a suo padre e ancor più rispetto a suo nonno.
La psicologia e la psichiatria si trovano così ad affrontare tra le altre due grandi difficoltà legate alle migrazioni: da una parte il processo di decodifica del sistema simbolico degli individui provenienti da culture diverse dalla nostra e dall'altra la capacità di individuare velocemente le patologie specifiche del migrante, dovute in gran parte alla costruzione dell'identità individuale in un ambiente estraneo e spesso incompreso.
Preparare quindi chi opera nel "sociale" con diverse professionalità alla sfida multiculturale, e all'utilizzo di mediatori linguistico-culturali che spieghino i codici di significato degli stranieri, vuol dire aiutare comprensione e comunicazione rendendo veramente possibile sia la prevenzione del disagio che la formulazione di diagnosi e il raggiungimento di possibili percorsi di guarigione.
Il Master di II livello che partirà a novembre, 25 i posti disponibili, si svolgerà tra la sede principale di Roma e altre all'uopo individuate dal coordinamento scientifico a conferma pienamente delle parole con le quali il professor Pietro Bria, al quale è stata affidata la direzione mentre il coordinamento scientifico-didattico sarà del dottor Caroppo, aveva aperto il suo intervento nel convegno castellano del 1 dicembre 2006 dal titolo "I servizi di salute mentale di fronte alla sfida multietnica e multiculturale".
"Vogliamo coinvolgere tutto il territorio nazionale - aveva detto Bria - per realizzare un coordinamento che abbia il centro magari a Velletri e sia collegato all'Università e alla Asl. Questo in vista di un Master universitario che si occupi di queste tematiche che potrebbe vedere la realizzazione di alcuni moduli didattici proprio qui a Velletri".
La lungimiranza e la convinzione dei due studiosi ha portato dunque in breve tempo all'istituzione di un Master di grande attualità e necessità, partendo dal presupposto che un punto di vista privo di attenzioni verso le condizioni d'origine dei migranti sia parziale ed etnocentrico, gli iscritti al corso potranno diventare i punti di riferimento di una trasformazione delle istituzioni, finalmente capaci e dotate degli strumenti adatti per intervenire sui migranti aiutando loro stessi e allo stesso tempo l'intera comunità che con essi si confronta ogni giorno in strada, a scuola, negli ospedali.
Per tutte le informazioni sulle modalità e i tempi di iscrizione si può consultare il sito internet dell'Università Cattolica del Sacro Cuore all'indirizzo
www.unicatt.it oppure contattare direttamente il Coordinatore scientifico all'indirizzo e-mail emanuele.caroppo@rm.unicatt.it o la Segreteria Organizzativa all'indirizzo e-mail
master.migrazione@rm.unicatt.it o la Segreteria Didattica per i Master al numero 06.30154275.
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